Quattro casi di tubercolosi all’ospedale di Eboli. Ad essere colpiti tre cittadini italiani ed uno straniero. I quattro abitano nella stessa zona e ciò ha fatto scattare l’allarme per un rischio di ulteriore diffusione della malattia. Ipotesi, questa, smentita dai medici secondo cui non c’è alcun focolaio. La tubercolosi è una malattia grave provocata dal Mycobacterium tuberculosis, un batterio garm positivo.
All’ospedale di Eboli furono già registrati altri casi nella scorsa estate: una donna italiana e un extracomunitario. La tubercolosi è una malattia da non sottovalutare perché può portare alla morte. Di solito attacca i polmoni ma può colpire anche altre parti del corpo.
La tubercolosi è infida, poiché si trasmette per via aerea, attraverso le goccioline di saliva, le secrezioni bronchiali, a causa magari di un semplice colpo di tosse o di uno starnuto.
Il periodo di incubazione va dalle 8 settimane a tutta la vita. Ovvero, potrebbe rimanere “dormiente” per tutta la vita del soggetto infettato. La tubercolosi si cura, ma è cosa lunga. La terapia può durare da 6 mesi a 18-24 mesi, motivo per cui può capitare che molte persone non assumano i farmaci per tutto il periodo e in modo corretto, creando una vera e propria resistenza ai farmaci. Per questa ragione, è importante che il paziente assuma la sua dose di farmaci ogni giorno. Seguendo “diligentemente” il trattamento terapeutico, il periodo di cura della tubercolosi si riduce a circa 6-8 mesi.