Teagan Johnston, meglio conosciuta come “Little Coyote”, è una giovane promessa del panorama musicale indipendente canadese. Compone, scrive e canta le sue liriche con un pathos disarmante, esplorando l’oscurità umana come l’universo onirico.
Influenzata da Emily Haines, Fiona Apple, Daphne Guiness, Ellioth Smith e Karen O, ha esordito con “The Trouble With Teeth”, debut album finanziato dal Canada Council for The Arts e licenziato dalla Egg Hunt Records sul finire del 2017, ottenendo importanti elogi da George Strombolopulous (Strombo show CBC), Noisey, Sidewalk Hustle, Exclaim! Pop Matters e le playlist “Indie All Stars” e “New Music Fridays” di Spotify.
Forte dei consensi sempre maggiori di critica e pubblico, Teagan torna in Italia per presentare il suo nuovo EP ‘Stay Gold’, anticipato dai singoli ‘Witness’ e ‘Dig Up My Grave’. Tour organizzato e promosso da Revolver Concerti.
L’artista sarà nel Cilento, presso gli spazi di Officina72 ad Agropoli, venerdì 17 novembre.
Prima del concerto ci sarà la presentazione della mostra personale “What your soul sings” di Dalila Amendola, a cura di Rossana Buccella.
Dalila Amendola in arte Dali
Dalila Amendola è una brillante illustratrice della provincia di Salerno. Ha frequentato il liceo artistico a Eboli iniziando così a conoscere e praticare le diverse tecniche artistiche del disegno e dei metodi di rappresentazione dell’arte: dalla ceramica al bassorilievo, fino ad arrivare alla pittura. Dopo il diploma ha frequentato l’ISIA di Roma con sede decentrata a Pescara conseguendo la laurea triennale in “Industrial Design: Design della comunicazione e del prodotto.” Scelta detta dalla passione che durante il periodo liceale ha scoperto di nutrire verso il mondo della progettazione.
La maturità artistica per la giovane illustratrice arriva proprio durante il periodo universitario, è in quegli anni che riesce a trovare il suo stile, il suo modo di mettere su carta tutte le idee che le frullano per la testa con la speranza di riuscire a rappresentarle sempre al meglio, nella loro completa pienezza. La tecnica e lo stile che maggiormente ama e utilizza è un misto tra rappresentazioni grafiche dalle linee pulite, essenziali, e illustrazioni realizzati con penne e pennarelli.
La sua passione sono le tratto-pen, le stesse che da bambina vedeva utilizzare a suo padre geometra mentre disegnava, e a cui non ha voluto rinunciare neppure nelle opere esposte in questa mostra.