CAMEROTA. Ancora abusi edilizi nel territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. In questo caso si tratta di opere realizzate quasi un decennio fa. Nel 2011, infatti, gli uomini del Corpo Forestale dello stato accertarono la realizzazione di abusi sul territorio di Camerota relativi all’ampliamento di un manufatto preesistente, nella realizzazione di un nuovo manufatto e di mura di contenimento di varie dimensioni.
I lavori vennero effettuati in Zona C della perimetrazione definitiva del Parco in assenza della necessaria autorizzazione contemplata dalla legge. Già all’epoca delle contestazioni l’Ente intimò al proprietario la demolizione delle opere abusive e il ripristino dello stato dei luoghi. Un’ordinanza che di fatto non è stata rispettata fino al 2018 quando il raggruppamento carabinieri Parchi ha “ha confermato la perdurante inottemperanza all’ordine demolitorio impartito da questo Ente nonché l’avvenuto completamento dei manufatti già oggetto di contestazione”.
Per questo il direttore del Parco, Romano Gregorio ha disposto lo sgombero da cose e persone dell’area e l’acquisizione gratuita al patrimonio dell’Ente delle opere abusive e dell’area immediatamente circostante per una superficie complessiva pari a dieci volte la superficie interessata dagli abusi. Disposta, inoltre, l’esecuzione dei lavori di ripristino e demolizione da eseguire