Su relazione dell’assessore alla Cultura Filomena Chiappardo e su proposta del dipendente comunale Enrico Tepedino, da sempre impegnato sul tema, la Giunta Comunale ha deliberato a favore dell’approvazione della proposta di Legge C. 1740 a firma dell’onorevole Piera Aiello.
La proposta vuole, tra le altre cose, vedere riconosciuti importanti diritti verso coloro i quali hanno avuto il coraggio di denunciare, testimoniando nelle aule dei tribunali i reati commessi dalle varie forme di criminalità organizzata, e le loro famiglie.
Nella delibera si sottolinea, infatti, come nella proposta di legge, venga tutelato il diritto allo studio dei figli, la possibilità di intraprendere un’attività imprenditoriale in alternativa all’assunzione presso una pubblica amministrazione, il protrarsi delle misure di sicurezza anche al termine del programma di protezione.
La proposta di legge, all’articolo 4, pone l’attenzione sulla sicurezza dei testimoni di giustizia, aggiungendo nuove misure, tra le quali la possibilità, successivamente al cambio di generalità, di chiedere di riacquistare, in qualsiasi momento, le generalità d’origine, l’aggiornamento continuo, da parte del Servizio centrale di protezione, dei documenti d’identità, la possibilità, una volta che il testimone di giustizia sia uscito dal programma di protezione, di essere scortato in occasione delle udienze e dei viaggi di ritorno ai luoghi d’origine.
“Il Comune di Padula e l’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia, guidata da Ignazio Cutrò, hanno stretto un protocollo d’intesa che non vuole essere solo formale, ma un segno di attenzione e sostegno continuo – ha dichiarato l’assessore Chiappardo – Intendiamo rompere il silenzio che si è creato intorno ad un tema tanto importante e continuare a lottare per il riconoscimento di diritti importantissimi. Invitiamo a Padula l’onorevole Aiello per aprire un dibattito ed un confronto che assuma una rilevanza sempre più notevole”.