Ascea, Tarsu troppo esosa per i mercatali: nuovo ricorso accolto

Irregolarità negli avvisi di accertamento, nuovo ricorso accolto

Di Redazione Infocilento

ASCEA. Secondo ricorso di un mercatale di Ascea accolto dalla Commissione Tributaria. Le tariffe per i commercianti ambulanti sono state confermate troppo esose.
I fatti. La vertenza ha avuto inizio nel gennaio scorso quando gli ambulanti iniziarono a ricevere avvisi di accertamento di omessa denuncia relativi alla Tarsu degli anni 2012-2013. Gran parte di loro, però, ha contestato le tariffe giudicate eccessive per degli ambulanti che svolgono la loro attività per una sola volta a settimana.

Di qui il ricorso tramite l’associazione Noi Consumatori, il primo dei quali era stato accolto lo scorso 9 ottobre. In questo caso la commissione tributaria, oltre ad evidenziare una serie di problemi relativi alla regolarità degli atti di notifica, aveva evidenziato come “per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani deve essere corrisposta una tariffa con un’omogenea potenzialità di rifiuti”. In tal senso erano state definite anche delle linee guida: la tassa va “rapportata alla superficie occupata dal banco ed è dovuta per i giorni di effettiva occupazione. L’importo totale risultante da tale operazione deve essere diviso per il numero dei giorni dell’anno e moltiplicato per i giorni di effettiva occupazione del suolo pubblico”.

Ciò non sarebbe avvenuto nel caso di Ascea e per i medesimi motivi è stato accolto anche il secondo ricorso. A rappresentare i mercatali anche in questo caso l’associazione Noi Consumatori”, presieduta dall’avvocato Giuseppe Russo. “Se il Comune di Ascea ha davvero rispetto per chi si alza alle 5 del mattino per andare a lavorare, abbia la decenza di comunicare alla sua società di recupero credito di invalidare tutti gli avvisi di accertamento”, dice il legale che preannuncia il rischio di una maxi azione di risarcimento. Altri ricorsi sono in attesa di giudizio.

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