A Paestum presentazione del primo Bilancio Sociale del Parco con Unisa

Il volume riassume e dà informazioni sugli aspetti identitari del Parco archeologico

Di Comunicato Stampa

Il primo Bilancio Sociale del Parco Archeologico di Paestum è stato pubblicato in questi giorni e sarà presentato al pubblico giovedì 24 ottobre, alle ore 11:00, nella sala “Cella” del Museo di Paestum. Il volume riassume e dà informazioni sugli aspetti identitari del Parco archeologico: non solo meri dati quantitativi, spesso di difficile lettura per i non addetti ai lavori, ma una vera e propria analisi, minuziosa e qualitativa, dell’amministrazione pestana. Questa carta di identità è illustrata in modo snello e intuitivo, arrivando a toccare anche la sfera sociale e ambientale in cui Paestum è inserita.

Il nuovo documento nasce dall’accordo siglato lo scorso febbraio tra il Parco Archeologico di Paestum e l’Università degli Studi di Salerno – già autore di un proprio bilancio sociale – con lo scopo di creare uno strumento utile a sviluppare nuove strategie di ricerca, conservazione e valorizzazione, sulla base di una conoscenza dettagliata dello status quo dei fatti.

Alla conferenza stampa di presentazione della prima edizione del Bilancio Sociale del Parco, che sarà distribuita al pubblico presente in sala, interverranno il direttore di Paestum, Gabriel Zuchtriegel, il Rettore dell’Università, Aurelio Tommasetti, e il responsabile del gruppo di lavoro, Marco Bisogno.

Nella stessa mattinata, verranno presentati i primi risultati dello scavo nel Santuario settentrionale condotti lo scorso settembre dai docenti e dagli studenti della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici Unisa, diretta da Fausto Longo, anche con l’esposizione in anteprima dei materiali archeologici più importanti e significativi per la ricostruzione della storia della città magno-greca di Poseidonia.

A conclusione della mattinata, il direttore Zuchtriegel accompagnerà i partecipanti a visitare la Mostra “Poseidonia Città D’Acqua. Archeologia e Cambiamenti climatici”, aperta al pubblico presso il Museo del Parco fino al 31 gennaio 2020.

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