I sindaci dell’Alto Cilento dicono “no” all’impianto rifiuti a Cicerale

Sindaci dicono no, i cittadini insorgono: "Pronti alle barricate"

Di Fiorenza Di Palma

CICERALE. Il Cilento ha detto “no” all’impianto di trattamento rifiuti nella zona industriale di Cicerale. Il piccolo comune collinare non sarà solo nella sua battaglia. Ieri gli amministratori dei comuni limitrofi e rientranti nell’Unione dei Comuni Alto Cilento si sono incontrati manifestando la vicinanza al primo cittadino di Cicerale, Gerardo Antelmo e confermando anche la loro contrarietà all’apertura di un capannone dove stoccare centomila tonnellate di rifiuti, parte dei quali sarebbero trattati in loco.

“Questo è un problema che interessa tutti – hanno fatto sapere gli amministratori locali – non soltanto i cittadini di Cicerale, pertanto siamo pronti a dire il no di tutti i comuni del comprensorio alla collocazione di un impianto in località Terzerie di Cicerale”.

Anche il Parco aveva timidamente manifestato il dissenso all’impianto. Tramite il componente della giunta Vincenzo Inverso, è stata chiesta la convocazione di una giunta o un consiglio urgente per discutere della questione.

Il tempo stringe: il prossimo 24 ottobre a Salerno è in programma la conferenza di servizi nel corso della quale si dovrà decidere se dare l’ok all’installazione dell’impianto della ComEco, società valdianese partecipata al 50% dalla Mgs, la stessa azienda il cui capannone di Battipaglia, destinato allo smaltimento di pneumatici, è andato in fiamme nel settembre scorso. “Non vogliamo un impianto rifiuti in zona, siamo pronti alle barricate come già fatto in altre circostanze”, fanno sapere i cittadini della zona. L’impianto sorgerebbe in un’area poco distante dal confine di Cicerale con i comuni di Agropoli e Ogliastro Cilento.

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