Non accettato a Piaggine, festeggiato a Laurino, comunità che guida ormai da tempo insieme a Campora. È Il paradosso che riguarda Don Loreto Ferrarese, il sacerdote che il vescovo Ciro Miniero aveva designato per seguire anche le parrocchie di Piaggine e Valle dell’Angelo in sostituzione di Don John, il prete che per qualche settimana aveva guidato le due comunità. Contro la nomina Don Loreto Ferrarese la popolazione di Piaggine aveva iniziato una lunga protesta disertando ogni funzione religiosa: una decisione presa, in realtà, non contro la persona, bensì contro la decisione di assegnare al paese un parroco che gestiva già altre parrocchie e che pertanto non sarebbe stato disponibile a tempo pieno.
Le contestazioni non hanno mancato di suscitare perplessità, considerato che la popolazione piagginese, già nei mesi scorsi, era andata in contrasto con un altro parroco, Don Aniello Palumbo, chiedendone l’allontanamento. Poi l’arrivo Don John soltanto in via temporanea ed infine l’assegnazione definitiva Don Loreto Ferrarese che ha scatenato una nuova protesta.
“Il parroco non si sceglie”, dicono però alcuni fedeli dei comuni limitrofi; “i cittadini di Piaggine stanno superando ogni limite”, è un altro commento. Una teoria sostenuta da molti che attraverso i social non lesinano accuse alla comunità locale. A Laurino, invece, si tengono stretto il loro parroco. Nel weekend, per il suo compleanno, festa grande che ha coinvolto l’intera comunità locale, con messa e banchetto finale in piazza (nella foto di Fiore Silvestro).
“Siamo felici di avere con noi Don Loreto – affermano alcuni cittadini – Siamo contenti che i piagginesi non lo vogliano, significa che il parroco avrà più tempo per noi. Tuttavia non condividiamo affatto il loro atteggiamento, è inspiegabile“.
Anche da Valle dell’Angelo, la comunità che insieme a Piaggine don Loreto era stato chiamato a guidare, non hanno manifestato perplessità per la sua nomina. Il problema, insomma, riguarda soltanto Piaggine, comune dal quale Don Loreto ha rassegnato le dimissioni. Sul caso si attendono le decisioni del Vescovo che a questo punto dovrà fare le sue valutazioni; vista l’assenza di parroci è difficile che venga assegnato un sacerdote che guidi esclusivamente un paese.