Potrebbe esserci un nuovo colpo di scena nel procedimento per la morte di Massimo Casalnuovo, il giovane di Buonabitacolo deceduto nel 2013. La Corte di Cassazione dovrà decidere sul ricorso della famiglia che chiede la riapertura del processo a carico del maresciallo dei carabinieri Giovanni Cunsolo. Quest’ultimo era stato assolto in appello dall’accusa di omicidio preterintenzionale. Stando alle accuse, infatti, avrebbe causato la morte di un giovane ad un posto di blocco in via Grancia. Per i giudici, invece, non vi era stata alcuna responsabilità.
Il procedimento penale è stato già una volta cassato dai giudici. Assolto in primo grado dal Tribunale di Sala Consilina con formula dubitativa nel 2013, Cunsolo fu condannato a 4 anni e 6 mesi con interdizione per 5 anni dai pubblici uffici dalla Corte d’Appello. Una sentenza annullata dalla Cassazione che rinviò gli atti alla corte d’Appello di Potenza che nella primavera scorsa lo ha assolto.
Ora la Cassszione ha fissato l’udienza per il nuovo ricorso del legale di parte civile, Cristiano Sandri. L’udienza è fissata per il prossimo 6 marzo.
Quello di Massimo Casalnuovo è un caso che ha fatto molto discutere e che mobilitò anche numerose associazioni nazionali che chiesero giustizia affiancando la famiglia nella sua battaglia.