Verso Gelbison-Agropoli. Il doppio ex Mustone: ”Sarà derby tirato tra due squadre ben attrezzate”

Intervista al ventisettenne difensore attualmente svincolato

Di Bruno Marinelli

Si avvicina il derby del Cilento. Mancano solo tre giorni alla supersfida di domenica 6 ottobre quando Gelbison ed Agropoli si affronteranno nel derby valevole per la sesta giornata del girone H di Serie D (ore 16) al ”Morra” di Vallo della Lucania. Abbiamo raggiunto un doppio ex della sfida, Domenico Mustone, calciatore in grado di comportarsi davvero bene, con entrambe le maglie, per quest’intervista.

D- Domenico, cosa ti aspetti da questo derby?

R- Sarà un derby molto tirato tra due compagini attrezzate e capaci di fare bene in questo campionato. La Gelbison sta avendo un momento di forma smagliante guidata da un buonissimo allenatore e da una società compatta. L’Agropoli dopo un inizio altalenante sta iniziando ad ottenere buoni risultati sul campo. E’ sempre un derby, una partita a sè. Da ex di entrambe le squadre dico: ”che vinca il migliore”

D- L’ anno scorso hai affrontato l’attuale tecnico della Gelbison, Martino, quando era alla guida dell’Eclanese, nel campionato regionale di Eccellenza. Come valuti la sua ascesa da allenatore?

R- E’ un allenatore molto promettente, capace di curare bene i dettagli: ha disputato un campionato straordinario con l’Eclanese l’anno scorso. Lo conosco anche personalmente e posso dire che è un tecnico molto ambizioso che predilige una squadra operaia in grado di ascoltare le sue direttive: in questo momento non gli si può dare torto perchè la Gelbison sta disputando un campionato sinora eccelso con la miglior difesa in Italia e zero gol subiti. Non c’è solo il fattore fortuna dietro tutto questo, ma vi è anche la bravura di un tecnico che riesce a far combaciare le sue idee di gioco con il materiale umano a sua disposizione.

D- Che te ne pare invece dell’Agropoli? Hai potuto seguire la squadra di Ferazzoli?

R- L’ Agropoli è una squadra giovane con una nuova società ed ha dovuto iniziare tutto da zero. Nonostante ciò sta svolgendo un’ andatura equilibrata con due vittorie un pareggio e due sconfitte. Siamo solo all’inizio, ma i 7 punti significano che stanno facendo bene. Per raggiungere l’obiettivo il ruolino di marcia è ottimo: occorrerà avere molta pazienza, lavorare e puntellare la rosa sul mercato qualora ce ne fosse bisogno per cercare di colmare alcune lacune nell’organico. Sono sicuro che riuscirà a raggiungere la meta richiesta in un campionato equilibrato come il girone H di Serie D dove ogni domenica è difficile lottare per i tre punti. L’Agropoli se la sta cavando in maniera egregia: sono certo che ce la farà ben presto ad ottenere ciò che vuole in questa stagione.

D- Parliamo anche della tua carriera con le due squadre. Quali sono i tuoi migliori ricordi con la maglia della Gelbison?

R- A Vallo della Lucania ho lasciato un pezzo di cuore. Vi ho giocato per due anni. La prima stagione è stata strepitosa: nella stagione 2012-2013 raggiungemmo la terza posizione in classifica ed arrivammo nella finale playoff del girone, purtroppo persa a Cosenza. Il nostro trend fu molto positivo fino a gennaio: eravamo primi in classifica, un’annata bellissima. Due anni fa tornai in maglia rossoblu: anche in quella circostanza fu un bellissimo campionato, ci salvammo tranquillamente e raggiungemmo il decimo posto. Quella fu una stagione tra le mie migliori della carriera. Vallo è una cittadina molto tranquilla dove si può fare bene calcio: mi hanno accolto come un figlio, la ricordo sempre con grande affetto.

D- L’anno scorso hai vestito, da gennaio, la maglia dell’Agropoli. Un secondo posto in classifica in Eccellenza ed una finale nazionale contro il Brindisi che è stata utile ai fini del ripescaggio in Serie D dei delfini. Che ambiente hai trovato?

R- Per me la stagione ad Agropoli è stata un po’particolare perchè venivo da un’ annata precedente con la Gelbison dove avevo fatto molto bene: non mi aspettavo di rimanere fermo fino a gennaio. Sono sceso di categoria cercando di dare una svolta alla mia carriera con nuovi stimoli in una società come quella delfina che stava facendo benissimo con il chiaro obiettivo di vincere il campionato. Una scelta che mi ha lusingato e con le motivazioni a mille. Ho trovato un ambiente molto sereno e socievole. Mi hanno accolto in maniera egregia. Ad Agropoli ho conosciuto tanti amici tra i compagni di squadra, lo staff ed i tifosi. Sono stato davvero bene: peccato per aver perso il campionato nelle ultime due giornate e la finale playoff combattuta fino all’ultimo. Col Brindisi, nella gara di ritorno, meritavamo un diverso risultato. I nostri sacrifici sono stati utili per il ripescaggio in D: ciò è stato molto positivo. La città di Agropoli ha una storia lunga ed importante: meritava questo palcoscenico della quarta serie, ma può ambire anche a qualche categoria superiore.

D- Nonostante la tua carriera importante unita alla capacità di occupare tutti i ruoli della difesa, a 27 anni ti trovi attualmente senza una squadra. Ci sono stati dei contatti con delle società? Cosa c’è nel futuro di Domenico Mustone?

R- Purtoppo il calcio è diventato strano. Ti ritrovi ad affrontare dei campionati importanti e poi a trovarti in situazioni un po’ paradossali. Ho avuto delle chiamate e dei contatti con qualche squadra sia di Serie D che di Eccellenza, ma non ci sono state, per un motivo o per l’altro le condizioni per sposare certe cause. Ad oggi mi ritrovo ad aspettare la chiamata giusta con tanta voglia di ricominciare e dare il mio contributo come sempre ho dimostrato. Mi ritengo un professionista: spero che a breve arrivi qualche soluzione fattibile. Spero in un futuro positivo dal punto di vista professionale.

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