Si terrà domani il consiglio monotematico convocato dall’Ente Parco per discutere della questione cinghiali. Il presidente Tommaso Pellegrino ha voluto fare delle precisazioni in merito alla problematica che non riguarda solo il Cilento, Vallo di Diano e Alburni. “Certamente si tratta di una emergenza nazionale, basta guardare le numerosissime notizie di cronaca, ormai quotidiane, di avvistamenti e di danni provocati da cinghiali – evidenzia Pellegrino – Penso che sia arrivato il momento che tutte le Istituzioni facciano la propria parte; l’Ente Parco sta mettendo in campo tutte le azioni possibili consentite dalla legge. Certo non abbiamo risolto il problema ma ci stiamo provando e siamo convinti che i risultati potrebbero essere migliorati se ci fosse un’azione sinergica e coordinata anche nelle aree contigue al Parco e nelle restanti Aree non protette”.
Il presidente del Parco, poi, ha voluto fare delle precisazioni sulla problematica:
1) Il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni non ha mai effettuato immissioni di cinghiali.
2) L’Ente Parco ha formato e abilitato 304 Selecontrollori.
3) Gli abbattimenti ad opera dei Selecontrollori in area Parco possono essere effettuati dal 1 gennaio al 31 dicembre, quindi, senza limitazione temporale.
4) Nell’ultimo anno nell’Area Parco sono stati abbattuti 2223 cinghiali.
5) A breve saranno attivi anche i primi recinti di cattura.
6) Abbiamo individuato i centri di raccolta dove i capi abbattuti potranno essere stoccati in celle frigorifere che il Parco metterà a disposizione in attesa di essere trasferiti al macello autorizzato.
7) A breve individueremo anche la Ditta a cui affideremo la commercializzazione delle carni.
8 ) Il Parco è in possesso di un piano operativo regolarmente approvato dall’ISPRA e dal Ministero dell’Ambiente.
“Continueremo a mettere in campo tutte le azioni necessarie per tutelare i nostri Agricoltori e il nostro Territorio, ma siamo consapevoli di non avere la bacchetta magica e che è indispensabile una sinergia istituzionale vera, concreta ed efficace che coinvolga il Governo, le Regioni, le Province, i Comuni e i Parchi. Ovviamente siamo aperti a tutti i suggerimenti e al confronto che ci auguriamo possa essere sempre costruttivo e propositivo, quindi se qualcuno ritiene che ci siano delle lacune o delle cose che possano essere migliorate siamo pronti a discuterne e ad aprire un serio e costruttivo confronto”, conclude.