Il vicario del Vescovo intercederà con mons. Ciro Miniero per sbloccare la situazione di Piaggine. Nell’attesa i parrocchiani non sono disposti a cedere di un centimetro. Proseguiranno nella protesta, continueranno a disertare la Santa Messa. Lo hanno detto chiaramente ieri e lo hanno dimostrato allorquando hanno rinunciato a partecipare alla prima messa officiata da don Loreto Ferrarese, il nuovo sacerdote designato dalla diocesi.
I parrocchiani continuano a ribadire il loro “No” al prete. Dopo aver chiesto l’allontanamento di don Aniello nei mesi scorsi, ora chiedono a gran voce che il nuovo parroco sia don John, il colombiano che ha guidato in via provvisoria la comunità dall’agosto scorso, riuscendo in breve tempo ad entrare nel cuore dei fedeli.
Il suo incarico, però, era solo provvisorio in attesa della nuova nomina e quando è arrivata quella di don Loreto è scoppiata la bufera. Quest’ultimo, infatti, è già parroco di Campora e Laurino e con Valle dell’Angelo e Piaggine si troverebbe a gestire quattro parrocchie. Troppe secondo i piagginesi che chiedono un prete a tempo pieno. Nelle ultime settimane sono state fatte manifestazioni di protesta, inviate lettere alla diocesi e finanche al papa, ma senza risultati.
Il vescovo ha confermato la sua scelta e la comunità di Piaggine anche: si va avanti con la protesta. Ieri don Loreto, alla sua prima messa, ha chiesto ai fedeli di entrare in chiesa ricevendo un secco rifiuto. Lo stesso ricevuto dal sindaco che pure aveva invitato ad abbassare la guardia. Nessun risultato. La speranza della comunità è che ora il vicario del vescovo convinca Mons. Miniero a ritornare sui suoi passi o quantomeno ad incontrare i cittadini di Piaggine per provare ad individuare un punto di incontro.