Domenica 29 settembre si terrà a Vallo della Lucania una giornata dedicata agli organi storici dell’area Parco, promossa dall’associazione Genius Loci Cilento in collaborazione con Francesco Cera, organista, clavicembalista e ispettore onorario della Soprintendenza per gli organi storici e con la partecipazione di esperti ed il sostegno di enti e soggetti del Cilento e del Vallo di Diano.
L’evento si svolgerà in due momenti: alle ore 17.00, in programma il convegno a tema:”Gli organi storici dell’Area Parco. Identità da salvaguardare, risorse da valorizzare” presso il Palazzo della Cultura, ex Convento dei Domenicani; a seguire alle ore 20.00, il concerto agli Organi Carelli della Cattedrale di San Pantaleone con l’organista Andrea Maini, console d’Italia in Norvegia.
L’area del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è dotata di numerosi strumenti antichi e vanta importanti tradizioni locali come quelle settecentesche delle famiglie Mangieri di San Rufo o dei Carelli di Vallo della Lucania i cui strumenti si trovano in tutto il meridione, dalla basilica di San Giacomo dei Nobili Spagnoli in Napoli fino alla Puglia, passando per la chiesa del Purgatorio a Matera e quindi tutta la Basilicata, seguendo quella direttrice ovest-est considerata dall’UNESCO per il riconoscimento del 1998 dell’Area Parco quale “paesaggio culturale” di rilevanza mondiale.
“Oggi nell’Area PNCVDA possiamo stimare circa un centinaio di questi strumenti: pochissimi funzionanti e ben restaurati, diversi necessitanti di piccola manutenzione ordinaria, molti di straordinaria – sottolinea il presidente dell’associazione Genius Loci Cilento, Giuseppe Di Vietri – Interventi economicamente importanti che le nostre comunità ebbero a sostenere già quando commissionarono questi strumenti nei secoli addietro, strumenti su cui oggi stanno emergendo rinnovate sensibilità e che recuperare all’uso ha oggi significati e motivazioni rispetto al passato perché consiste in un vero e proprio investimento su una risorsa del territorio che può assumere rilevanza strategica. Un investimento capace di rafforzare le matrici identitarie, di aumentare l’offerta culturale e turistica; un investimento capace di aumentare il benessere dei cittadini e di generare economia.”