Il legame tra Monte Cervati e aquila reale: se ne parla a Piaggine

Saranno presentati i risultati del monitoraggio eseguito sul Monte Cervati

Di Comunicato Stampa

Nell’ambito dell’incontro Medimont Parks, ospitato dal Cai Montano Antilia nel Cilento dal 26 al 29 settembre, verranno presentati i risultati del monitoraggio effettuato quest’anno per accertare la presenza nidificante dell’aquila reale sul Monte Cervati e verrà proiettato il documentario “L’Aquila e il Cacciatore” con le testimonianze legate alla cattura e successiva liberazione a Piaggine nel 1971 di un esemplare di aquila reale.

“Abbiamo pensato di organizzare questo evento – dichiarano i promotori dell’iniziativa – per sottolineare l’affascinante legame di rispetto e libertà esistente, da anni, tra la comunità di Piaggine e l’aquila reale. Nel 1971, infatti, un esemplare del maestoso rapace fu catturato per sbaglio in una trappola per lupi e dopo qualche mese fu liberato. In quell’occasione la popolazione dimostrò concretamente quanto rispetto ci fosse tra Piaggine e il Cervati, tra l’uomo e l’animale, tra un paese e la sua montagna. Arrivarono offerte per acquistare il maestoso rapace, qualcuno propose di tenerlo in gabbia per farlo divenire un’attrazione turistica ma la comunità locale, rinunciando al denaro e alla fama, scelse di liberare l’aquila Gigina. Partendo da questo evento abbiamo immaginato un parallelismo tra i fatti del 1971 e il progetto di monitoraggio commissionato dall’ATC Aree Contigue del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per accertare la presenza sul Cervati dell’aquila reale. Un gruppo di ornitologi coordinati dall’Istituto di Gestione della Fauna con la collaborazione logistica della Sottosezione CAI di Montano Antilia hanno monitorato la coppia di Aquile reali presente all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. I ricercatori hanno seguito e seguono la nidificazione di questa coppia, due splendidi adulti, segnalati e avvistati negli ultimi anni nel loro territorio di caccia da ornitologi e birwatchwers, senza però aver mai ottenuto conferma della nascita di un giovane aquilotto. Per il 2019 è stata confermata la nascita e il successivo involo di una giovane aquila che attualmente sta apprendendo dai genitori tutti i segreti per sopravvivere in un difficile quanto bellissimo ambiente naturale, la catena montuosa degli Appennini. Contemporaneamente abbiamo raccolto le testimonianze legate alla vicenda del 1971 che ancora oggi sono preziosamente custodite nella memoria della popolazione contribuendo ad alimentare le storie di una comunità di montagna come quella di Piaggine. Abbiamo realizzato, in questo modo, un documentario che ci racconterà questa vicenda commovente, vissuta con gli occhi dei protagonisti, e ci aiuterà a riflettere, in maniera scientifica, sulla preziosa e delicata presenza di questo animale nel nostro territorio.”

Il programma prevede la presentazione dei risultati scientifici del monitoraggio, la proiezione del documentario “L’Aquila e il Cacciatore” e una passeggiata nel centro storico di Piaggine alla scoperta dei luoghi dell’aquila.

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