Vibonati: parla il consigliere Gerardo Di Giacomo sulla Chiesa di San Francesco

"Rinnovo richiesta revoca/annullamento delle delibere di giunta comunale"

Di Comunicato Stampa

Riceviamo e pubblichiamo integralmente, di seguito, la nota stampa del consigliere comunale di Vibonati, Gerardo Di Giacomo, relativa al “rinnovo richiesta revoca/annullamento delle delibere di giunta comunale di Vibonati n. 218 del 26-10-2017 e n. 191 del 6.11.2018″ riguardanti la Chiesa di San Francesco.

“Il consiglio comunale nella seduta del 29-07-2019 ha provveduto a respingere con il solo mio voto contrario la mozione in data 24-07-2019 da me presentata per chiarire i termini della questione relativa alla proprietà della chiesa di San Francesco di Paola. Nella seduta stessa, in modo del tutto improprio, oltre a respingere la mozione, si manifestava la volontà espressa dalla maggioranza di donare la chiesa stessa alla parrocchia di Sant’Antonio Abate. Il Sig. Sindaco con estrema celerità ( non si comprende tanta fretta ), con nota prot. 5829 in data01-08-2019 comunicava al Sig. parroco Don Martino Romano la volontà espressa dal consiglio di donare la chiesa in questione. La decisione di respingere la mozione adottata dal consiglio comunale era soprattutto fondata sul parere espresso dall’avv. Marcello Feola, che concludeva per la proprietà comunale della chiesa in questione. Con nota pec in data 10-9-2019 trasmessa al Sindaco al segretario comunale e a tutti i consiglieri comunale del comunale di Vibonati, da me ricevuta in data 12-09-2019, il Parroco Don Martino Romano ribadiva che la proprietà della chiesa è della Parrocchia di Sant’Antonio Abate e, pertanto, invitava ancora una volta la Giunta comunale a revocare le deliberazioni n. 218 del 26-10-2017 e n. 191 del 06-11-2018, con le quali l’organo esecutivo del comune di Vibonati concedeva in comodato d’uso la sacrestia e poi la detta chiesa al parroco di Vibonati. Il parroco fonda tale convinzione sul parere dato dall’avv. Elia Rosciano in data 02-08-2019 con il quale demolisce quanto sostenuto dall’avv. Feola con parere in data 27-07-2019. Nel parere, motivato con dovizia di particolari e richiami di dottrina e di giurisprudenza, ha affermato in modo netto la legittimità del decreto n. 52 del 24-11-1989 adottato dall’allora vescovo della diocesi di Teggiano Policastro Mons. Bruno Schettino., riconoscendo pertanto la piena ed esclusiva proprietà sia della chiesa di San Francesco di Paola che delle relative pertinenze ( sacrestia) da parte della parrocchia di Sant’Antonio Abate. Insomma, nonostante la spocchia, le ilarità gratuite e gli sberleffi, che pure sono stati esternati da parte del Sindaco e di componenti della maggioranza nei confronti di chi sosteneva altro nella seduta di consiglio citata , quanto rappresentato nella mozione da me presentata era ed è decisamente fondato. Capisco che l’amministrazione dopo l’adozione delle due delibere di giunta di cui sopra, altra strada non aveva se non quella di procurarsi un parere che le sostenesse, però alla fine non comprendo tale e tanto accanimento rispetto alla questione. Non mi spiego questa ostinazione, anche perché l’immobile in questione non può avere altra destinazione, se non quella che attualmente ha e, quindi, mai e poi mai potrebbe essere recuperata alla disponibilità comunale per altri scopi. Giammai ad esempio potrebbe essere inserita nel piano alienazione e poi messa all’asta per la vendita, come già si stà adoperando a fare la maggioranza con la vendita di tutti i beni comunali. E allora perché tanta ostinazione. Per quanto detto, al fine della tutela dell’azione della pubblica amministrazione e quindi della sua legittimità, rinnovo ancora una volta la richiesta affinchè si provveda con assoluta urgenza alla revoca-annullamento delle deliberazioni di Giunta comunale n. 218 del 26-10- 2017 e n. 191 del 06-11-2018″

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