PIAGGINE. Chiesa occupata. Monta la protesta per la scelta del vescovo della diocesi di Vallo della Lucania, Monsignor Ciro Miniero, di sostituire il parroco don John con don Loreto Ferrarese. Il sacerdote d’origine colombiana era nel centro cilentano soltanto da un mese. Aveva preso il posto dell’anziano don Aniello. All’improvviso la decisione di trasferirlo nuovamente, questa volta a Roccadaspide per affiancare un altro parroco, e a Piaggine è scoppiata la rivolta.
Al suo posto arriverà don Loreto già titolare di Campora e Laurino. A queste due parrocchie si affiancherebbero quelle di Piaggine e Valle dell’Angelo. Secondo i fedeli piagginesi gestire quattro chiese sarebbe eccessivo. Don John, inoltre, seppur per poche settimane, aveva subito mostrato spirito d’iniziativa, attaccamento alla parrocchia e ai fedeli, mostrandosi dalla parte dei bisognosi e di chiunque avesse bisogno d’aiuto.
Ecco perché non vogliono che vada via. Di qui la decisione di protestare. Ai cittadini si sono affiancate anche le forze politiche. Emiddio Petraglia, consigliere comunale, ha inviato una nota al vescovo Miniero chiedendo le ragioni del suo provvedimento. Nella missiva si sottolinea che la comunità non ha nulla contro don Loreto, ma si precisa che si è subito legata al sacerdote colombiano: “Ci aveva trasmetto quello spirito di comunità che ultimamente avevamo smarrito, aveva creato entusiasmo e nuova linfa specialmente tra i bambini”, dice Petraglia. Sui social intanto spopola l’hashtag #donjohnnonsitocca. I fedeli, invece, alzano le barricate. Ieri pomeriggio hanno partecipato in massa alla Santa Messa e hanno occupato la chiesa dopo la cerimonia. Avviata anche una raccolta firme affinché don John resti in paese.
“Noi ci siamo abituati alla presenza di don John, per noi era il nostro parroco. Privarci della sua presenza è una scelta percepita dalla popolazione come una mortificazione”, il commento del sindaco Guglielmo Vairo.