PIAGGINE. #Donjohnnonsitocca. Questo l’hashtag che da alcune ore sta spopolando sui social dopo la notizia che John Fredy Gutierrez Sanchez, il parroco di origini colombiane che per alcune settimane ha retto le sorti delle parrocchie di Piaggine e Valle dell’Angelo lascerà il suo posto a Don Loreto Ferrarese (leggi qui). La comunità è pronta a mobilitarsi, si rivolge al vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, Ciro Miniero, al sindaco di Piaggine, Guglielmo Vairo, per evitare che Don John possa andare via.
Don Loreto è stato nominato in via definitiva e inizierà a guidare la parrocchia già nei prossimi giorni. Oltre Piaggine e Vallo dell’Angelo è attualmente titolare di Campora e Laurino. Troppe quattro parrocchie secondo i fedeli che vorrebbero un prete che fosse più presente è vicino alle esigenze della comunità locale come aveva dimostrato finora Don John. Il suo approdo a Piaggine era arrivato in un momento particolare. Un’altra protesta dei fedeli, infatti, aveva portato all’allontanamento di Don Aniello Palumbo, lo storico sacerdote del centro cilentano, i cui modi erano stati giudicati non consoni a guidare la comunità. Dopo delle lettere di protesta al vescovo la decisione di sostituirlo in via temporanea con don John, colombiano, passato alle cronache negli anni scorsi per la sua passione per il calcio che lo avevo portato anche a militare in una formazione locale. In pochi giorni il prete sudamericano è entrato nei cuori dei piagginesi, mostrandosi vicino alle esigenze della comunità, dei più deboli e di quanti soffrono.
I fedeli pensavano che sarebbe stato definitivamente il loro parroco, invece ieri la notizia della nomina di Don Loreto Ferrarese e da qui è scoppiata la bufera. “Vogliamo che don John resti qui – fanno sapere i fedeli di Piaggine – vogliamo un parroco che possa essere vicino alle esigenze della comunità e guidarla, non abbiamo nulla contro Don Loreto Ferrarese, ma non è possibile che lo stesso sacerdote guidi ben quattro parrocchie, in questo modo non riuscirebbe ad essere realmente presente come vorremmo”.
Così, dopo aver chiesto l’allontanamento di Don Aniello, la comunità di Piaggine si rivolge ancora una volta al vescovo e questa volta con una mobilitazione ancora più ampia per chiedere che don John resti nel Cilento. La parola ora spetta a Monsignor Miniero che dovrà prendere atto di questa presa di posizione, considerato che sono già tanti i messaggi di protesta inviati alla diocesi e anche sui social e in paese vi è una mobilitazione generale.