7 settembre 1943: affondava il sommergibile Velella

Il relitto del sommergibile Velella, con tutto il suo equipaggio, è adagiato sul fondo del mare a 140 metri di profondità

Di Ernesto Apicella

Lo Sbarco di Salerno…7 settembre 1943, il sommergibile italiano Velella, colpito da un siluro, si inabissò a largo di Punta Licosa!
Il Velella, della classe “Argo”, fu varato il 18 dicembre 1936 e consegnato alla Regia Marina l’1 settembre 1937. Nel 1938 venne inviato in missione nell’Egeo, quindi a Tobruk in Libia ed in Eritrea. All’inizio della seconda guerra mondiale pattugliò le coste greche e turche, in seguito operò anche nell’Atlantico.

Ritornò nel Mediterraneo e partecipò alla difesa delle coste siciliane e campane per contrastare gli sbarchi degli anglo-americani. Ad inizio settembre 1943 se ne persero le tracce.
Nel dopoguerra, il comando inglese rese noto che il sommergibile Velella, era stato affondato il 7 settembre 1943 a largo di Punta Licosa, dal sommergibile inglese Shakespeare.

Colpito da un siluro, il Velella si inabissò con tutto il suo equipaggio.
Negli anni settanta grazie ad alcuni pescatori e all’intervento della Marina Militare Italiana fu individuato il relitto.

Nel 1982, Carlo Pracchi, motorista, imbarcato sul Velella e per un caso fortuito non presente sul sommergibile al momento dell’affondamento, organizzò sul Porto di Agropoli, il 5 settembre, una cerimonia di commemorazione. In seguito le cerimonie sono state numerose ed attualmente, con cadenza annuale, si svolgono a Punta Licosa.

Il relitto del sommergibile Velella, con tutto il suo equipaggio, è adagiato sul fondo del mare a 140 metri di profondità e per sempre resterà un sacrario dedicato a tutti i marinai caduti in guerra.

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