Sempre più comuni posticipano il rientro in classe: Montecorice e Roccagloriosa si aggiungono al lungo elenco di centri cilentani dove la campanella non suonerà l’11 settembre ma soltanto lunedì 16 (leggi qui). Una decisione che da un lato fa sorridere gli alunni dall’altro crea polemiche e divisioni. Il sindaco di Trentinara, Rosario Carione, è stato tra i primi a mostrarsi contrario al rinvio dell’inizio della scuola; anche il primo cittadino di Montano Antilia, Luciano Trivelli, ha voluto ribadire che nel suo paese le scuole inizieranno regolarmente.
Polemiche anche da Vallo della Lucania. Francesca Serra, insegnante e consigliere comunale di minoranza, insieme a Nicola Botti, non ha esitato a criticare la scelta del sindaco Antonio Aloia.
“La decisione è intempestiva, a poche ore dal collegio dei docenti che segna l’avvio dell’ anno scolastico – evidenzia Serra – Molte famiglie di lavoratori avranno difficoltà nel riorganizzarsi con i figli piccoli”. Contestata, inoltre, la mancata concertazione del provvedimento; l’ordinanza, inoltre, priverebbe le singole scuole di adattare il calendario regionale disponendo la sospensione delle attività didattiche in funzione delle singole esigenze non potendo in alcun modo scendere al di sotto dei 200 giorni di lezioni.
“Nel merito – aggiungono i consiglieri Serra e Botti – non ci sembra che le temperature di questi giorni siano particolarmente torride,tanto da essere nocive per il benessere e la salute degli utenti. Siamo convinti che il normale avvicendarsi delle stagioni e del clima ad esse connesso non rappresenta un’ emergenza eccezionale se non in casi estremi. Per quanto detto ,meglio sarebbe stato poter fruire di questi 4 giorni di sospensione nel freddo del mese di febbraio e della difficoltà di spostamento e di trasporto che spesso si verifica”.
Infine, quanto alle motivazioni legate al turismo e al commercio del provvedimento del sindaco Aloia, Botti e Serra sottolineano come “Vallo riceva linfa vitale proprio dalla presenza delle migliaia di studenti che vi affluiscono e che nei giorni in questione rimarranno invece, ciascuno nel proprio paese”.