Tutto pronto per lo spettacolo “Comuncanto” ad Atena Lucana

La performance teatrale si terrà sabato 31 agosto

Di Comunicato Stampa

Tutto pronto per la performance teatrale che si terrà la sera del 31 agosto, in piazza nel centro storico, a conclusione della residenza artistica che in questi giorni sta interessando il comune di Atena Lucana. Dal 18 al 31 agosto infatti è in corso ad Atena Lucana (SA) la seconda edizione del Laboratorio Residenza internazionale “In Cerca dell’Attore Antico per un Teatro Moderno” nell’ambito delle attività del progetto pluriennale del Teatro Simurgh “Per un’Arte Vivente a Contatto con la Comunità”.

Vi prendono parte 21 artisti tra attori, danzatori, cantanti e musicisti, provenienti da Bolivia, Costa d’Avorio, Francia, Italia, Polonia, Senegal, Siria.

Un gruppo di artisti multietnico, multilingue e multicolore come modello di comunità del terzo millennio, che per due settimane è ospite, interagendo umanamente e culturalmente con la comunità dei residenti e dei turisti, di Atena Lucana.

Lo spettacolo del 31 Agosto avrà come titolo: “COMUNCANTO”, parola composta dai vocaboli comunità e canto. Rifletterà su alcuni aspetti della società contemporanea attraverso lo sguardo e, soprattutto, attraverso il canto di una comunità perduta nella notte della storia, ma governata da principi ed elementi di qualità superiore, che permettono un’esistenza reale.

Sarà una fusione armonica di linguaggi quali la musica, la parola, il canto, la danza e le maschere tradizionali di diverse culture del mondo. Sarà anche un risultato artistico influenzato dalle esperienze relative alla convivenza tra i membri del gruppo e alla convivenza del gruppo stesso con la comunità dei residenti di Atena Lucana.

La residenza è prodotta per il secondo anno consecutivo dall’Amministrazione Comunale di Atena Lucana in collaborazione con l’associazione “Leel – Liberiamo Energie Energie che Liberano”.

Il lavoro di Ricerca e Creazione Teatrale è diretto da Fiore Zulli con il coordinamento generale di Carla Robertson, entrambi artisti fondatori della compagnia Teatro Simurgh.

Il proposito guida è quello di creare una fucina in cui diverse tradizioni si incontrano e si fondono per dare vita a una nuova tradizione “hic et nunc”, a nuovi linguaggi tradizionali intesi nel senso etimologico di Tradizione: dal latino Tradere, cioè trasmettere un’esperienza di conoscenza viva della realtà vissuta e condivisa nel momento presente.

Un’occasione per mettere in evidenza necessità più profonde, anche di carattere spirituale, scaturite da inquietudini sempre più urgenti su una possibile funzione conoscitiva che il teatro è chiamato ad assolvere, nella convulsa epoca attuale, come porta aperta sull’invisibile, aldilà delle logiche prestabilite del mercato dell’intrattenimento e dei meccanismi delle politiche culturali.

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