Il Nucleo Ambientale Investigativo di Capaccio Paestum in prima linea per tutelare il territorio da abusi o altri fenomeni che possano comprometterne la salubrità. Due gli interventi eseguiti nel corso dell’ultimo mese.
Nello specifico il gruppo deputato al controllo ambientale, lo scorso 13 agosto, ha effettuato verifiche con l’ausilio della capitaneria di porto sul regolare adempimento della normativa vigente in materia ambientale presso un’azienda casearia accertando che “era stato realizzato, sine titulo, uno scarico non autorizzato e, quindi, un illecito smaltimento di percolato e liquami (parti non palabili) provenienti dalle aree di piazzale interne all’azienda. Segnatamente, si accertava che “l’azienda si sviluppa su circa 8 ettari, ove all’interno della quale vi sono presenti stalle, un caseificio con locali destinati alla ristorazione, un digestore di biogas e le vasche di contenimento dei liquami. Si constatava inoltre, che da un pozzetto interrato posto vicino alla vasca di contenimento dei liquami si originava un tubo munito di sistema di tappo manuale ed asportabile che, tramite condotte interrate e sistema di caditoie giungeva in una vasca di contenimento (profonda circa 1,5 metri) a ridosso della recinzione ed in prossimità di un fosso canale che confluisce nel torrente Fiumarello di Ponte di Ferro. Tale ultima vasca risultava collegata all’esterno tramite tubo corrugato, e lo stesso convogliava i liquami della vasca direttamente nel fosso canale attivando di fatto uno scarico non autorizzato ed un abbandono di rifiuti allo stato liquido; Si precisa inoltre che, al momento del controllo sia nella tubazione sia nelle caditoie vi erano presenti evidenti tracce di reflui zootecnici (parti palabili e non palabili), il tutto cristallizzato da documentazione fotografiche”.
Il personale della Polizia Municipale facente parte del N.A.I ha proceduto al sequestro probatorio del sistema di scarico abusivo e il titolare dell’azienda è stato deferito all’Autorità Giudiziaria; quest’ultima ha regolarmente convalidato nei termini di legge il sequestro operato. Conseguentemente, il Sindaco ha emesso l’ordinanza n. 113 del 26/08/2019 a carico di G.B.per l’eliminazione delle irregolarità.
Un secondo controllo è stato eseguito il 23 agosto scorso. In questo caso gli uomini del Nai, unitamente a quelli dell’Asl, hanno verificato il regolare adempimento della normativa vigente in materia ambientale presso un’azienda zootecnica dedita all’allevamento ovino, caprino, suino, bovino e bufalino di proprietà di D.S.V, residente in Capaccio Paestum.
“All’atto del sopralluogo si è accertato che in assenza di qualsivoglia autorizzazione amministrativa, urbanistica ed ambientale, si dava corso all’allevamento dei predetti animali in strutture costituite da stalle fatiscenti con pavimento cosparso di scarti di animali in avanzato stato di decomposizione; la presenza di scarti di prodotti vegetali, scarti di ristorazione, scarti di macellazione, n.2 carcasse di ovini parzialmente eviscerate, n.1 carcassa di gallina, diversi secchi contenenti viscere e resti di animali, n.1 pecora con lesioni da morso agli arti posteriori, il tutto emanante odore acre e nauseabondo. Tutte le aree esterne ed interne ispezionate risultavano in pessime condizioni igienico sanitarie con la presenza consistente di animali infestanti e roditori – fa sapere il comandante Rinaldi – Si è accertata ancora la presenza di una vasca a cielo aperto stracolma di liquami nauseabondi di dubbia fonte, verosimilmente predisposta per lo svuotamento mediante sversamento nel canale di bonifica confinante. Gli animali sono stati evacuati e l’azienda è stata sottoposta a sequestro penale senza la facoltà d’uso. Conseguentemente è stata emessa l’ordinanza sindacale n.112 del 26/8/2019 per la bonifica ad horas dello stato dei luoghi previo richiesta di dissequestro all’A.G. Il responsabile è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di inquinamento ambientale, macellazione abusiva, furto aggravato di energia elettrica, deturpamento delle bellezze naturali”.
Queste due attività si aggiungono alle altre 11 verifiche eseguite dal Nucleo Ambientale nel corso del 2019.