Morte di Simon Gautier: “L’Italia recepisca direttiva per localizzazione chiamate d’emergenza”

"L’Italia si adegui, e attivi subito la geolocalizzazione delle chiamate di emergenza"

Di Luisa Monaco

SAN GIOVANNI A PIRO. Una raccolta firme per chiedere all’Italia di recepire la direttiva europea per la geolocalizzazione delle chiamate di emergenza. L’iniziativa ha permesso di raccogliere quasi 11mila firme in pochi giorni ed è partita in seguito alla tragica morte di Simon Gautier. Il 27enne francese, durante una delle sue escursioni in montagna, è caduto in un crepaccio nel territorio del Comune di San Giovanni a Piro e si è rotto entrambe le gambe. Ha chiamato il 118, ma i soccorsi non riuscivano a localizzarlo, perché le Centrali operative in Italia non hanno ancora il sistema di geolocalizzazione delle chiamate di emergenza, direttiva Europea del 2009, ma non ancora recepita in Italia. Ecco perché si chiede con forza che l’Italia si adegui, e attivi subito la geolocalizzazione delle chiamate di emergenza.

“In Italia le Centrali Operative 118 sono ancora prive del sistema di geolocalizzazione delle chiamate d’emergenza – si legge nella petizione indirizzata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inoltre, in Italia non è ancora disponibile il sistema tecnologico Advanced Mobile Location (AML), grazie al quale, pure in assenza di rete internet, dallo smartphone di chi richieda il soccorso parte immediatamente un sms al 112 che comunica le coordinate GPS corrispondenti esattamente al punto in cui si trova la vittima”.

Secondo i promotori della raccolta firme, “Se il turista francese avesse richiesto soccorso nel proprio Paese, lo avrebbero trovato subito. Ugualmente lo avrebbero trovato subito da noi, se la relativa direttiva UE fosse stata recepita”. Per firmare la petizione è possibile cliccare qui.

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