Un’artista straordinaria, vera e propria icona mediterranea, vincitrice di tre David di Donatello e un Nastro d’Argento. Sarà Lina Sastri la protagonista della XVI edizione del “Museo in Festa”, l’evento che unisce buon cibo, musica e cultura, da quest’anno plastic free. Appuntamento il 17 agosto. Dal 2003, anno d’inaugurazione della manifestazione, sul palcoscenico di piazza Piano La Porta si sono esibiti Teresa De Sio, Eugenio Bennato, Ambrogio Sparagna, Peppe Barra, Nuova Compagnia di Canto Popolare e molti altri, tra i quali anche gruppi musicali cilentani e salentini.
Quest’anno la scelta di ospitare una delle più grandi dive del teatro, del cinema e della musica. L’artista a tutto tondo, attrice di teatro e di cinema, cantante, che ha lavorato con personalità come Eduardo de Filippo. Per questa occasione la location del concerto si sposta di qualche metro per dare vita ad un sorta di anfiteatro, con il Palazzo Baronale e le case antiche alle spalle. L’evento è organizzato dall’associazione socio culturale Incontro e dal Comune di Morigerati, e per questa edizione finanziato dal POC Campania 2014-2020 – “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e la cultura” Azione 4 – Iniziative promozionali sul territorio regionale. Sei gli stand enogastronomici con alcuni dei principali piatti tipici della cucina locale: lagane e ceci, fusilli fatti con il ferro conditi con il sugo, cinghiale in umido, ciauredda, panini con salsiccia arrostita, dolci e bibite.
Quest’anno la manifestazione si arricchisce del contributo culturale del team di Transluoghi. La quarta edizione della residenza formativa e di ricerca, realizzata dalla piattaforma ReCollocal, ha dato vita ad una ibridazione tra i ricercatori, tutor, partecipanti e gli abitanti di Morigerati. Il risultato sarà visibile nel corso della serata e del percorso. “Museo in Festa” è nato nel 2003 per celebrare il museo etnografico della civiltà contadina realizzato nel 1976 dal lavoro certosino di recupero degli oggetti della vita quotidiana, da Clorinda Florenzano, che insieme alla sorella Modestina, ha rappresentato un pezzo di storia del paese, segnandone il cammino e definendone gli aspetti sociali. Non solo per le nobili origini, ma per l’operosità e la volontà di tramandare la cultura locale.