Castiello attacca De Luca: “Cilento non porgerà l’altra guancia”

"L'area periferica del Regno di Napoli non merita considerazione da parte del dispotico sovrano che ne ha valutato in negativo l'importanza in termini elettorali. Tutto il Cilento come serbatoio di voti non vale quanto un modesto quartiere di Napoli"

Di Fiorenza Di Palma

“Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni aveva suggerito di denominare l’aeroporto di Pontecagnano, anziché Aeroporto Costa D’Amalfi, Aeroporto Costa D’Amalfi e del Cilento. Don Vincenzo si è opposto. Non se ne fa nulla. Il Cilento viene azzittito e cancellato restando privo di una preziosa occasione di rilancio della sua immagine in Italia e all’estero”. Ci va giù duro Francesco Castiello, senatore del Movimento 5 Stelle, che questa mattina è tornato sulla bocciatura da parte del governatore De Luca, della proposta di affiancare il nome Cilento a quello dell’aeroporto di Salerno – Costa D’Amalfi.

“L’area periferica del Regno di Napoli non merita considerazione da parte del dispotico sovrano che ne ha valutato in negativo l’importanza in termini elettorali – accusa Castiello – Tutto il Cilento come serbatoio di voti non vale quanto un modesto quartiere di Napoli o un circondario della parte nord della provincia di Salerno”.

Il senatore pentastellato poi incalza: “Quel che tormenta e anzi terrorizza Don Vincenzo è la perdita delle elezioni e la mancata riconferma come Governatore plenipotenziario della Campania. Di ritornare a Salerno a consolarsi con le luminarie non gli va e non ci pensa proprio.
Ma il rifiuto dei Cilentani di dare sostegno ad un governatore arrogante e menefreghista si consolida via via che si avvicina l’appuntamento elettorale della primavera prossima per il rinnovo del consiglio regionale”.

Di qui un auspicio: “I Cilentani non porgeranno l’altra guancia dopo lo schiaffo subito con l’esclusione del Cilento dal nome dell’aeroporto di Pontecagnano e intensificheranno al massimo l’impegno affinché parenti, amici e conoscenti, anche fuori dal territorio cilentano, votino contro De Luca, nemico delle periferie e delle comunità marginali”.

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