Il nuovo rischio chiusura dei punti nascita di Sapri e Polla (leggi qui) sta determinando polemiche nella città del Golfo di Policastro. Dopo l’annuncio dello stato di agitazione da parte del Comitato di Lotta, anche la Cgil di Sapri – Camerota dice la sua. “Gli ammalati del territorio chiedono aiuto, non permetteremo la soppressione dei punti nascita di Sapri e Polla, anzi chiediamo con forza il ripristino della struttura complessa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Sapri.
La Cgil, però, non si ferma qui e chiede di più per il nosocomio dell’Immacolata. Dal sindacato invitano tutti i cittadini a sostenere l’iniziativa che prevede una raccolta firme mediante l’invio di 2000 cartoline agli organi competenti.
Queste dovranno contenere una richiesta ben chiara diretta ad ottenere non solo la salvaguardia dei punti nascita ma anche l’istituzione del reparto di emodinamica all’ospedale di Sapri. Questo dovrà servire per intervenire tempestivamente in caso di infarto. “Ad oggi i pazienti del territorio sono costretti a far riferimento ai presidi di Vallo della Lucania ed Eboli”, evidenziano dal sindacato.
La seconda richiesta riguarda l’installazione di una camera iperbarica considerato che, evidenziano dal sindacato, “sul territorio vi sono 9400 persone che non possono curare la patologia delle vene varicose; vi sono altresì 2800 vittime di traumi alle ossa; 2350 cittadini affetti da diabete”, evidenziano dalla Cgil.