Agropoli, disabili alla processione in mare: Botticchio chiede chiarimenti. E’ polemica

Il sindaco Coppola pretende le scuse. Basile: "I leghisti non sono tutti uguali"

Di Gennaro Maiorano

AGROPOLI. Bufera sul consigliere comunale Gisella Botticchio. Durante il consiglio comunale di questa mattina, infatti, l’esponente della Lega ha criticato l’amministrazione comunale e ha chiesto chiarimenti sulla scelta di fittare una barca per permettere ai disabili di partecipare alla processione in mare della Madonna di Costantinopoli.

Su tutte le furie il sindaco Adamo Coppola che attraverso la propria pagina Facebook ha riassunto quanto accaduto. “Durante il Consiglio comunale odierno, una volta appreso che il Comune di Agropoli, in occasione della processione della Madonna di Costantinopoli ha preso in fitto una barca per trasportare i disabili dell’Unitalsi, dell’Associazione Lume (che si occupa di disabilità in genere) e dell’Azione Cattolica, per far vivere anche a loro la suggestiva processione per mare del 24 luglio, ha chiesto di conoscere nomi e cognomi dei trasportati”, ha spiegato Coppola. “Una cosa vergognosa! Mi chiedo se la Lega approvi questo comportamento assolutamente irrispettoso verso le persone disabili, incurante delle difficoltà che esse vivono quotidianamente – ha concluso il primo cittadino – Ci aspettiamo da lei pubbliche scuse”.

In molti hanno preso le distanze da Gisella Botticchio, cittadini ma anche politici. Giovanni Basile, già a capo del partito nel Cilento, ha chiesto scusa all’Unitalsi e all’associazione Lume. “Davanti all’associazionismo vero, alla disabilità ed all’autismo ci si deve solo inchinare – ha detto – Immensi sacrifici tra la burocrazia e le difficoltà quotidiane. Purtroppo c’è chi è ignorante (nel senso che ignora ciò di cui parliamo) e chi non ha sensibilità al punto di fare polemiche di bassissimo livello politico. Prego solo di non accomunarci a questo modo di far politica. I leghisti non sono tutti uguali”.

Gisella Botticchio, però, si è difesa: “usano i più deboli per infangare un consigliere comunale, la mia richiesta era del tutto legittima, a tutela dei disabili”.

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