CAPACCIO PAESTUM. I giudici amministrativi non tornano indietro. Le ambulanze della Croce Azzurra non proseguiranno l’attività per l’Asl Salerno. Il Consiglio di Stato, infatti, ha rigettato l’istanza cautelare presentata dall’associazione di volontariato per chiedere la riforma della decisione con la quale il Tar di Salerno, 24 ore prima, aveva già bloccato la convenzione tra la onlus di Capaccio e l’azienda sanitaria salernitana (leggi qui).
In particolare i giudici hanno evidenziato come l’attività della Croce Azzurra sia comunque riferibile al’imprenditore Roberto Squecco, precisando, inoltre, che il servizio di assistenza “non sia affatto interrotto, e ovviamente la tutela primaria dell’interesse generale dell’utenza e dei malati è propriamente riferibile all’azienda sanitaria e non al privato che ha svolto, e vorrebbe tornare a svolgere, il servizio”. Le ambulanze della onlus erano ad Agropoli, Capaccio Paestum, Santa Maria di Castellabate e Acerno.
La vertenza era iniziata nel giugno scorso, dopo la vittoria elettorale di Franco Alfieri. Per festeggiare il neo sindaco di Capaccio Paestum le ambulanze sfilarono in corteo a sirene spiegate.
Per l’imprenditore Roberto Squecco un altro duro colpo. Il Consiglio di Stato, infatti, ha rigettato in sede giurisdizionale anche l’appello cautelare contro il Ministero dell’Interno, l’Ufficio Territoriale del Governo e il Comune di Capaccio Paestum (costituitisi in giudizio), per la riforma dell’ordinanza cautelare con la quale il Tar di Salerno aveva confermato la chiusura del lido Kennedy sulla base dell’interdittiva antimafia e dei conseguenti provvedimenti di revoca del Comune della concessione demaniale marittima, della licenza commerciale per l’apertura ed esercizio dell’attività e del titolo abilitativo alla somministrazione di cibi e bevande.