Continuando la ricerca sulla presenza di San Francesco d’Assisi ad Agropoli, questa volta vi presenterò i dipinti di due artisti internazionali che hanno rappresentato, nel loro personale stile naïf e popolare, il “Miracolo dei pesci” del “Poverello d’Assisi”. Due testimonianze che ci giungono dalle Americhe e che ci attestano la conoscenza, anche fuori dai confini europei, di questo Miracolo avvenuto ad Agropoli nel lontano 1222.
Il primo dipinto proviene da Rio de Janeiro ed è stato realizzato dalla pittrice naïf brasiliana Rosina Becker do Valle (1914 – 2000). Nel 1955, da casalinga, iniziò per svago a dipingere. Essendo una studentessa di Ivan Ferreira Serpa (pittore brasiliano, disegnatore, incisore, designer), le fu possibile iscriversi alla scuola del “Museo d’Arte Moderna” di Rio de Janeiro. Il suo stile pittorico si concentrava principalmente sul folklore, sulle foreste e sui Santi. Ha dedicato numerosi dipinti a San Francesco d’Assisi, sua guida spirituale. Nel 1967 partecipò al “Salone Nazionale delle Belle Arti” ed, in seguito, alla “Biennale di San Paolo”. Ha esposto, collettivamente o individualmente, in molte città brasiliane e all’estero. Ha lavorato al “Musée d’Art Naïf” in Francia, al “Museum of Modern Art” di Amburgo e di Buenos Aires. Le sue opere sono state pubblicate su numerosi libri editi in Brasile, Svizzera, Inghilterra e Francia.
Il dipinto è stato siglato sulla tela da Rosina Becker do Valle, con il titolo di “San Francesco d’Assisi parla ai pesci”. Realizzato nel 1989, il quadro è un olio su tela, formato cm.65×81. Attualmente è nel catalogo della “Century`s Arte e Leilões ” di Rio de Janeiro. La scena molto vivace e colorata, tipica dello stile naïf della pittrice, raffigura San Francesco d’Assisi che, accompagnato da un angelo, da una barca al centro del mare, predica a dei pesci, che incuriositi fanno capolino tra le onde. Nella foresta Amazzonica sono presenti numerosi animali, anche loro attenti alle parole del “Poverello d’Assisi”.
RoMy è un artista specializzato in dipinti di arte popolare messicana, retablos (dipinti su tavola) messicani di ex voto e dipinti di arte popolare del sud-ovest. Ecco come l’artista, sentito al telefono, ci descrive la sua attività ed il dipinto del “Miracolo dei pesci” di San Francesco d’Assisi:
“L’artista RoMy sono io.Vivo al confine tra il Texas ed il Messico, vicino al Big Bend National Park, a pochi chilometri da Terlingua Ghost Town e adoro la storia e la cultura di quest’area. Una terra grezza, ancora abbastanza primitiva. Il mio studio si affaccia sul canyon di Santa Elena e sul Rio Grande, il confine naturale tra il vecchio Messico ed il Texas. Da questa ambientazione primitiva, 80 miglia dalla città, trovo la maggior parte della mia ispirazione per la pittura. Questo “retablo” dal titolo “San Francesco che predica ai pesci” è dedicato a San Francesco d’Assisi, il Patrono della Pace e degli Animali. Un Santo che è amato da tutti! Eccolo con il suo piccolo gatto, in una barca sul mare, dove sta predicando a tutti i pesci. Così impazienti sono i pesci a sentire San Francesco che stanno nuotando fino alla barca e saltano, uno è persino atterrato tra le braccia di San Francesco. Questo è un piccolo dipinto, con tanti colori del vecchio Messico…turchese, blu, verde, arancione bruciato, viola, rosso, giallo, corallo, rosa e oro”.
Il “retablo” è stato rifinito con diverse mani di smalto acrilico non ingiallente per proteggere e migliorare la sua bellezza negli anni. Ci sono due minuscoli fori per i chiodi, punzonati nella parte superiore e un gancio di filo di rame già attaccato. La parte anteriore di questo dipinto è firmata dall’artista, mentre il retro è intitolato “ San Francesco che predica ai pesci” ed è datato 2010.
Ad oggi, questi due dipinti sono l’ultima ed inedita testimonianza storico-religiosa che vi propongo, sperando che contribuiscano ad affermare che storicamente ad Agropoli, nel lontano 1222, San Francesco d’Assisi parlò ai pesci. I due dipinti si aggiungono agli affreschi, di cui ho già pubblicato gli articoli, presenti nella Chiesa di San Rocco a Bergamo e nel Convento “Santa Maria degli Angeli” di Marano (NA), nonché del dipinto denominato “Sermone ai pesci di San Francesco e Sant’Antonio”, un affresco su pietra, realizzato da un artista della Scuola Italo Fiamminga nel XVII secolo. Ricordando anche il disegno del 1901, che accompagna il racconto di Padre Florian sulla presenza di San Francesco d’Assisi ad Agropoli, presente sul libro polacco, di cui recentemente ho pubblicato il ritrovamento. Tutte le testimonianze sono per un esclusivo utilizzo storico-religioso degli studiosi e dei fedeli del “Poverello d’Assisi”, desiderosi di condividere e promulgare, gratuitamente, la storia e la cultura della nostra cittadina.