Il consiglio comunale ha detto si: Capaccio Paestum si unisce ad Agropoli, Cicerale, Laureana Cilento, Lustra, Prignano Cilento, Perdifumo, Rutino e Torchiara, quale membro dell‘Unione dei Comuni Alto Cilento. Già prima dell’assise la proposta dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Franco Alfieri, aveva determinato perplessità e polemiche che si sono poi ripresentate durante la seduta del civico consesso.
La maggioranza ha espresso compatta voto favorevole, indicando anche Antonio Scariati come proprio rappresentante nell’Ente e Luca Sabatella quale espressione della minoranza. L’opposizione, in realtà, al momento della votazione, ha abbandonato l’aula, costringendo la squadra di Franco Alfieri a scegliere anche il loro nell’Unione dei Comuni.
La discussione sul punto è stata accesa; a relazionare è stato il sindaco Franco Alfieri. Quest’ultimo, ideatore e promotore di questo Ente con sede a Torchiara nel 2004, ha evidenziato l’importanza di “entrare a far parte dell’Unione che per la prima volta permetterà di ragione in grande come area vasta”. L’Unione dei Comuni, inoltre, nelle intenzioni dell’amministrazione, snellirà l’attività del Comune in quanto permetterà di affidare o gestire servizi in maniera associata, come avviene già per gli altri Enti che ne fanno parte.
Proprio il trasferimento di servizi, però, ha determinato perplessità con il consigliere Francesco Longo che ha parlato di “decisione pericolosa, adottata al solo fine di assumere gente ed eludere il patto di stabilità”. Critico anche Enzo Sica, secondo il quale in questo modo Capaccio Paestum rischia di perdere la propria identità.
Alfieri, però, punta sull’unione e ha già annunciato un accordo con i comuni di Albanella e Altavilla Silentina per la gestione dei rifiuti.