VIBONATI. Torna d’attualità la questione del convento di San Francesco di Vibonati. Il consigliere comunale Gerardo Di Giacomo ha chiesto all’amministrazione comunale di inserire all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale (fissato per il 29 luglio in priva convocazione e il 30 in seconda) una mozione per la revoca della delibera con la quale veniva concesso in comodato gratuito la Chiesa di San Francesco Di Paola alla parrocchia di Sant’Antonio, integrando la precedente deliberazione con cui erano stati già concessi i locali adiacenti l’edificio di culto.
I fatti contestati hanno inizio nel 2017 quando lo stesso Di Giacomo, in una nota indirizzata al Prefetto esprimeva alcuni dubbi sulla proprietà del convento di San Francesco da parte del Comune e contestava la scelta come sede SPRAR del monastero di San Francesco, considerato che un anno prima la stessa struttura venne destinata “ad attività che abbiano come linea guida interventi di assistenza agli anziani e/o minori disagiati”.
Nel novembre 2018, poi, con deliberazione 191, veniva concessa in comodato d’uso gratuito “anche la chiesa di San Francesco di Paola”, integrando con ciò la precedente deliberazione con la quale veniva ceduto sempre alla parrocchia di Sant’Antonio il locale adiacente alla chiesa; “Sono venuto a conoscenza per le vie brevi di una cospicua interlocuzione formale tra il parroco di Vibonati don Martino Romano, nella qualità di Presidente del Consiglio Pastorale, e il sindaco nonché il segretario comunale, in cui emergono in modo evidente dubbi di legittimità dell’azione amministrativa posta in essere dalla giunta comunale – spiega Di Giacomo – in particolare dalla documentazione non emerge alcun titolo da parte dell’ente comune rispetto alla proprietà dalla chiesa di San Francesco; viceversa il decreto vescovile n. 52 del 24.11.1989, registrato presso la conservatoria dei registri immobiliari di Salerno con n.32527 del 2.12.1989, include nell’elenco dei beni ecclesiastici la chiesa di San Francesco di Paola di Vibonati, divenuta pertanto di proprietà della parrocchia di Sant’Antonio Abate”. “Proprio alla stregua di tale ultimo decreto – ricorda il consigliere comunale – il parroco di Vibonati ha prodotto istanza al comune di Vibonati con la quale chiedeva, di converso, tutti gli atti che dimostrassero la proprietà comunale della chiesa e di conseguenza in caso contrario, la revoca e/o l’annullamento della deliberazione n. 191 del 6.11.2018 (con la quale veniva concesso il comodato); a seguito di diffida con nota a firma del Sindaco e del segretario comunale, venivano trasmessi in copia alcuni documenti da cui non si evince alcun titolo in base al quale il comune di Vibonati sia proprietario della chiesa di San Francesco di Paola”.
Alla luce di questi fatti, in considerazione “della assoluta carenza dei presupposti per assumere la deliberazione di giunta comunale n. 191 del 2018, per mancanza del titolo di proprietà della stessa chiesa da parte del comune, che quindi non poteva essere concessa ad alcuno; delle evidenti illegittimità della deliberazione”, Di Giacomo chiede alla revoca in autotutela della deliberazione con cui veniva concessa in comodato la Chiesa di San Francesco da Paola “er gli evidenti vizi di illegittimità della stessa” e l’inserimento dell’argomento nel prossimo consiglio comunale.