Scompare il superticket in Campania, il balzello che inchioda più di 15 milioni di italiani. La Regione ha recepito il decreto ministeriale che mira a ridurre l’onere della quota fissa sulle categorie «vulnerabili», diventato quasi un vero ostacolo alle cure.
La cancellazione non è immediata, bisognerà attendere i tempi di attuazione. L’abrogazione riguarda, ovviamente, la famosa quota fissa di 10 euro per ricetta di prestazione specialistica ambulatoriale.
Le famiglie che hanno redditi bassi, comunque non superiori ai 24mila euro, tenendo conto della variabile dei componenti del nucleo, che non deve essere superiore a cinque unità, vedranno scomparire totalmente la quota fissa. I soggetti che hanno un’età compresa tra i 6 e i 65 anni, invece, registreranno una sostanziosa riduzione pari all’80 per cento. Per questa categoria la quota fissa passa a soli 2 euro. Il provvedimento entrerà in vigore dal primo giorno del mese successivo alla notifica della certificazione da parte del Comitato paritetico permanente: l’organismo che si occupa della verifica dei livelli assistenziali.