Necessario riflettere sul futuro delle Province e dare inizio ad azioni serie e concrete. Partendo da questo presupposto l’Unione Province d’Italia (UPI) ha promosso un significativo incontro a Roma per analizzare quello che oggi è il ruolo delle Province in Italia ma, soprattutto, quale dovrà essere nell’immediato futuro. “Le Province oggi e domani” il tema della conferenza che ha potuto contare anche sugli interventi del Ministro per gli Affari Regionali Erika Stefani, il Sottosegretario all’Interno Stefano Candiani, Federico Testa Presidente di Enea, Massimo Sertori Assessore agli Enti locali della Regione Lombardia, Antonio Decaro presidente di Anci , Federico Bozzanca della Funzione Pubblica Fp-Cgil Nazionale, Ignazio Ganga segretario Confederale CISL, Michele Talia Presidente di INU.
Presente all’incontro il consigliere provinciale e capogruppo di Forza Italia Giuseppe Ruberto che ha riconosciuto l’importanza dell’azione messa a punto dall’UPI per restituire alle Province la forza amministrativa per tutelare gli interessi dei cittadini sulle primarie necessità.
“Condivido pienamente la proposta del presidente dell’UPI Michele De Pascale, – dichiara il consigliere provinciale Ruberto – che chiede a Governo e Parlamento di attribuire alle Province, quali Istituzioni della Repubblica Italiana, un ruolo strategico a sostegno degli Enti Locali. Una Provincia forte, autorevole, pienamente rappresentativa della Comunità, dotata di un’organizzazione adeguata e di risorse finanziarie sufficienti a garantire in tutto il Paese i servizi essenziali loro assegnati, in maniera efficiente e tale da rispettare i diritti dei cittadini.
I dati illustrati dall’UPI, hanno evidenziato il fallimento di una riforma che, togliendo centralità alle Province, si poneva come obiettivo di raggiungere un ragguardevole risparmio economico per le casse dello Stato. Ciò non è avvenuto – rimarca Ruberto – e l’unico risultato ottenuto è stato quello di frenare la capacità di spesa e di utilizzo dei fondi e di togliere la rappresentatività alle comunità. Occorre un cambio di passo e, soprattutto, è necessario che la Provincia torni ad essere istituzione garante dei cittadini, attraverso un sistema di elezione diretta dei rappresentanti provinciali con organi politici pienamente riconosciuti e legittimati, rispetto all’attuale sistema di elezione di secondo livello caratterizzato da una serie di anomalie.
Le Province, così come evidenziato nella relazione del presidente De Pascale, per le funzioni loro assegnate e per la stessa collocazione nel quadro istituzionale di governo locale, devono essere considerate le istituzioni della promozione degli investimenti sul territorio, sia con interventi diretti, sia nell’assistenza ai Comuni. In particolare in materia di viabilità per la gestione, manutenzione e messa in sicurezza di circa 132 mila chilometri di rete viaria nazionale, su cui insistono oltre 30.000 tra ponti, viadotti e gallerie, e sulla gestione, manutenzione e messa in sicurezza degli oltre 7000 edifici scolastici e scuole superiori italiane.
Ecco perché – sottolinea in conclusione il consigliere provinciale Giuseppe Ruberto – è necessario che anche i Sindaci dei Comuni della Provincia di Salerno, sottoscrivano il documento del presidente dell’UPI Michele De Pascale per chiedere al Governo e al Parlamento di porre fine al dibattito istituzionale sulle Province ed avviare invece un percorso di revisione attraverso azioni concrete atte a garantire alle Province un’organizzazione adeguata e risorse finanziarie sufficienti”.