Si trovava con la famiglia in un ristorante di Laureana Cilento quando fu colto da infarto. Per il decesso di Orlando Petrillo un medico rischia ora il processo. I fatti risalgono ad un anno fa. Petrillo, 51 anni, si trovava nella frazione Matonti, in un ristorante del luogo. Stando alle accuse dei familiari i soccorsi non furono adeguati: l’ambulanza del 118 sarebbe arrivata sul posto circa novanta minuti dopo la prima richiesta. La vittima doveva essere trasferita in ospedale: aveva dolori a petto e schiena, sudorazione e perdita di urina. La situazione, però, col trascorrere dei minuti peggiorò.
Il personale del 118 chiese l’aiuto di un’altra ambulanza con a bordo un rianimatore: i soccorritori si incontrano in località Marrota di Agropoli. Qui iniziarono le manovre di rianimazione ma per l’uomo non ci fu nulla da fare. Orlando Petrillo morì lì.
Il medico finito sotto accusa, il prossimo 12 novembre comparirà dinanzi al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Vallo della Lucania che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal magistrato titolare del fascicolo aperto all’indomani della denuncia presentata dai familiari dell’uomo.
Secondo la Procura i camice bianco sarebbe stato negligente nella diagnosi “avendo effettuato l’elettrocardigramma sul paziente soltanto alle ore 2,52 nonostante l’ambulanza avesse preso in carico lo stesso alle ore 1,41 a seguito di prima richiesta telefonica al 118 effettuata alle ore 0.53 a seguito di dolore al petto lamentato dal paziente”.