NOVI VELIA. La strada che conduce al Santuario del Monte Gelbison resta off limits. Il Comune ha confermato l’ordinanza di chiusura dell’arteria nonostante gli interventi di messa in sicurezza disposti dal comune, guidato dal sindaco Adriano De Vita, e condivisi dal Genio Civile. Lo scorso 12 luglio, infatti, la ditta incaricata ha comunicato di aver completato le opere (costo circa 90mila euro) di disgancio di massi pericolanti e stabilizzazione del versante pericolante.
Dal monitoraggio finale, però, non sono emerse le condizioni per la riapertura della strada . Nella relazione si legge, tra l’altro, che “per diversi settori ispezionati, nonostante gli interventi eseguiti, permane un’altra condizione di rischio crollo a causa dell’assetto geostrutturale delle pareti roccioso che sottoposte agli agenti esogeni e alla normale evoluzione morfologica potrebbero evolvere e determinare fenomenologie di dissesto anche coinvolgendo notevoli volumetrie”.
Ma non solo: constata la presenza di “fronti rocciosi con una quantità notevole di masse in equilibrio precario lungo tutto il versante meridionale del Monte Gelbison”. La ditta, quindi, consiglia ulteriori indagini lungo l’arteria ed altri interventi di messa in sicurezza. La strada, insomma, ancora non è sicura pertanto il Comune ha prorogato l’ordinanza di chiusura.
A seguire la vicenda anche il vice sindaco Matteo Ricchiuti e l’assessore Pina Speranza. Sul caso c’è molta attenzione. Il Santuario, meta ogni anno di migliaia di pellegrini, al momento è raggiungibile solo a piedi. L’amministrazione comunale sta lavorando per rivolgere la questione ma è chiaro va tutelata prima di dritto l’incolumità delle persone.