Cilento in festa per la Madonna del Carmine

Una festa molto sentita: la Madonna del Carmine è venerata in diverse comunità

Di Carmela Di Marco

Domani, 16 luglio, in tanti comuni del Cilento si celebra la festività della Beata Vergine del Monte Carmelo. E’ un momento di fede molto sentito e notizie del culto si hanno fin da tempi più remoti.

Tra le comunità più legate alla Madonna del Carmine vi è Agropoli. Intorno al 1700, secondo le cronache, la famiglia De Conciliis di Torchiara venerava una statua della Madonna del Carmine, alla quale in suo onore aveva dedicato una cappella con altare presso la parrocchiale di San Salvatore. Pian piano anche i numerosi coloni che lavoravano nella campagne circostanti iniziarono a frequentare la cappella che per la sua esigua capienza divenne ben presto insufficiente per accogliere la sempre più numerosa affluenza dei fedeli. Con l’assenso dei baroni De Conciliis unitamente al parere favorevole delle autorità ecclesiastiche di Torchiara e di buona parte di fedeli, si decise pertanto di trasferire la statua della Madonna in un ambiente più grande, individuato però nella stessa Torchiara. Questa decisione suscitò la viva protesta degli abitanti locali. Intorno al 1833 /34, tuttavia, si intese procedere al trasferimento alla volta di Torchiara. La Madonna veniva accompagnata in processione nelle campagne. Con le lacrime agli occhi gli astanti salutavano la “Madonna Campagnola” che li lasciava. Ma un’incredibile fenomeno si sarebbe verificato proprio nel punto in cui oggi sorge l’attuale chiesa: raccontano le cronache che i portatori intenti a sollevare la statua dopo una sosta non riuscirono più a smuoverla da quel punto, essendo diventata pesantissima anche per i più robusti. In sintonia con la tradizione, che contempla che sia la divinità a scegliere il luogo della sua dimora e non l’uomo, questo inspiegabile avvenimento fu interpretato quale eloquente volontà della Madonna di rimanere in terra di Agropoli. Nel punto preciso dove accadde questo miracolo, fu edificata la chiesetta .

Ad Agnone la festività della Madonna del Carmine risale al ‘600. E’ in questo periodo che si hanno le prime notizie sulla cappella. Suggestiva la processione in cui i fedeli portano con sé le tradizionali cente. La Beata Vergine del Monte Carmelo è venerata anche in un’altra località costiera: Pioppi. La Chiesa al centro del paese custodisce la statua e un antico quadro dedicato a lei. A Capaccio Paestum la festività si celebra in località Cafasso. Anche i comuni collinari di Perdifumo e Laureana Cilento sono in festa, rispettivamente a Matonti, dove nella chiesa di San Biagio si trova la cappella intitolata alla Madonna del Carmine, ed a Mercato Cilento, dove la festa è il 21 luglio.

Restando nell’entroterra, una cappella dedicata alla Madonna del Carmine si trova anche a Cardile di Gioi L’edificio sacro domina la valle dell’Alento e ha assunto l’attuale denominazione nel ‘700. Anche il Capoluogo festeggia la Madonna del Monte Carmelo. A Catona, frazione di Ascea, c’è un santuario dedicato alla Madonna del Carmine. Qui i festeggiamenti hanno inizio alcuni giorni prima, quando prende il via la Novena: in quest’occasione, infatti, la statua viene portata in processione al santuario dove resta fino al 16 luglio quando da qui rientra nella Chiesa Madre. Festa anche a Piaggine, dove esista una tradizione che dura da oltre 5 secoli. Nel basso Cilento è la comunità di Tortorella a venerare la Madonna del Carmine. Nel Vallo di Diano celebrano questo giorno le comunità di Teggiano e Buonabitacolo.

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