Molti anni dopo la smilitarizzazione, a partire dalle ore 7 di oggi il personale della polizia di Stato porta nuovi distintivi, disegnati appositamente per la loro amministrazione. Al posto delle gloriose stellette, ci sarà un aquilotto stilizzato dalle ali spiegate e poi, per segnare i gradi, un insieme di barrette orizzontali, plinti, rombi e formelle.
E’ una nuova riforma dopo quella con la quale le qualifiche (ciò che nelle forze armate sono i gradi) di assistenti, sovrintendenti e ispettori mandavano in archivio nella memoria storica gli appuntati, i brigadieri e i marescialli.
Un ruolo centrale e rinnovato è stato dato all’aquila, adottata nell’ottobre del 1919 durante il governo Nitti e da cento anni emblema distintivo della Polizia, che trova un proprio spazio anche sui nuovi distintivi. L’aquila con diversi elementi comparirà sotto i plinti, i rombi, i pentagoni e le formelle, segni che caratterizzano le spalline e le uniformi di ogni ruolo della Polizia di Stato.