Furto all’ospedale di Salerno, denunciato dipendente

Diverse le attività di contrasto al crimine all'interno dell'ospedale Ruggi

Di Comunicato Stampa

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Sezionale “Torrione” – Drappello di P.S. presso l’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, nella giornata di ieri, 11 luglio, hanno identificato e denunciato un dipendente dell’ospedale R. G., salernitano di anni 65, in quanto responsabile di un furto in danno di altro dipendente qualche giorno prima. Gli agenti, grazie alla visione dei filmati delle videocamere di sorveglianza interne, riuscivano a risalire all’identità dell’uomo che aveva sottratto alcuni pass e telecomandi al collega per poter accedere in maniera indisturbata a reparti e magazzini dell’ospedale.

Sempre nella mattinata del giorno 11 luglio, a seguito di attività investigativa venivano individuati e segnalati all’Autorità Giudiziaria due coniugi, resisi responsabile di rapina impropria ai danni di una dottoressa del nosocomio. L’uomo, identificato per M. G., di anni 39, originario della provincia di Salerno, si introduceva nello spogliatoio dei medici nel reparto di Ginecologia e Ostetricia asportando la somma di 400 euro. Scoperto da un medico, allo scopo di guadagnare l’uscita e di allontanarsi con il bottino, lo spingeva con violenza per fuggire. All’esterno dello spogliatoio, a fare da palo, vi era la compagna identificata poi per A. L., di anni 28, che aveva portato con sé i due figli minori allo scopo di passare inosservata. Rintracciata mentre cercava di allontanarsi, veniva identificata e successivamente collegata al compagno mediante individuazione fotografica.

Nel pomeriggio, inoltre, gli agenti intervenivano presso la Torre Cardiologica dell’ospedale, dove rintracciavano e denunciavano per truffa e circonvenzione di incapace una donna R. R., salernitana di anni 44, già sorpresa in passato a richiedere danaro a pazienti e familiari per una fantomatica associazione che cura i bambini malati, che profittando dello stato di debolezza di alcuni pazienti si faceva consegnare somme di denaro senza averne alcun titolo.

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