M5S: “Idraulico forestali, il dramma dei lavoratori nell’indifferenza della Regione”

I consiglieri Cammarano e Saiello: “Il giallo delle risorse. E Alfieri non si presenta in Commissione”

Di Ernesto Rocco

“Oggi abbiamo avuto conferma che sono solo parole al vento quelle spese da esponenti di ogni forza politica rappresentata in Consiglio regionale, dal capogruppo FI Cesaro al consigliere Pd Marciano, a difesa dei diritti degli idraulici forestali della Campania. All’audizione in Commissione Trasparenza presieduta da Valeria Ciarambino con i rappresentanti dei 3.600 lavoratori del settore, per fare un punto sulle ataviche criticità e sui disagi vissuti da anni, erano presenti solo esponenti del Movimento 5 Stelle. Eppure parliamo del dramma di lavoratori pagati sistematicamente in ritardo e in sottorganico, la cui opera è fondamentale per la salvaguardia della nostra macchia mediterranea, ma che vivono una situazione di perenne incertezza, oltre ai sistematici ritardi nel pagamento degli stipendi. Non ci sono fonti di finanziamento certe, molti dei lavoratori vengono pagati su progetti che vengono liquidati solo a completamento dei progetti stessi, generando ulteriori ritardi nel pagamento degli stipendi”.

E’ quanto denunciano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello e Michele Cammarano.

“Ad oggi risulta che oltre il 70% del personale vanta fino 7 mensilità arretrate, spesso anche a causa di negligenze delle Comunità Montane presso le quali sono impiegati. Ma all’origine c’è anche una inspiegabile decurtazione delle risorse. Il Documento Esecutivo di Programmazione Forestale per il triennio ‪2018-202‬ prevedeva risorse pari a 82,3 milioni all’anno, ma risultano appostati poco più di 20 milioni, insufficienti a garantire il pagamento delle spettanze. Per non parlare della distribuzione scellerata delle risorse umane sul territorio. Questioni che avremmo voluto porre al consigliere all’Agricoltura di De Luca, Franco Alfieri, che ha ben pensato di declinare l’invito in audizione, in linea con l’indifferenza dell’intero Consiglio regionale”.

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