Cilento, due comunità in lutto per la morte di Mario Cavalieri

Altri due operai sono rimasti feriti

Di Carmela Santi

È morto folgorato da una scarica elettrica mentre lavorava sulla rete ferroviaria. La tragedia è accaduta nella notte tra martedì se ieri a Brindisi e in poche ore è rimbalzata nel Cilento. A perdere la vita Mario Cavalieri 57enne originario di Roccagloriosa ma da anni residente Ascea comune di origine della moglie. Nello stesso incidente sono rimasti feriti altri tre operai di Roccagliorsa di cui uno originario di Bosco nel comune di San Giovanni a Piro.

La squadra di operai stava eseguendo lavori sui cavi di alimentazione della linea ferroviaria. Il 57enne cilentano è rimasto folgorato e per lui non c’è stato nulla da fare. Sul posto immediato l’arrivo della polizia e dei vigili del fuoco. L’incidente si è verificato a Brindisi in via Cappuccini, sulla tratta per San Vito dei Normanni della linea Lecce-Bari. Nulla hanno potuto fare i sanitari del 118, Cavalieri è morto dopo un lungo tentativo di rianimazione sul posto, mentre i colleghi, invece, sono stati trasportati all’ospedale Perrino di Brindisi.

Una tragedia immane che ha sconvolto le due comunità cilentane di Ascea ed Acquavena dove Cavaliere era conosciuto e stimato da tutti. La vittima lascia la moglie e due figli poco più che maggiorenni. La squadra di operai di Roccagloriosa stava effettuando l’intervento per una impresa di Roma.

Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto per consentire l’intervento era stata disattivata la tensione nei cavi su cui si doveva operare la squadra dell’impresa appaltatrice di Rfi. Ma il cestello del braccio elevatore su cui si trovava la vittima ha toccato accidentalmente uno dei cavi che invece non doveva essere sottoposto a manutenzione, e in cui c’era corrente. Le indagini sulle dinamiche e le responsabilità eventuali cause del mortale incidente sono state affidate dalla Procura della Repubblica di Brindisi alla Polfer, intanto una prima informativa è stata consegnata al pm anche dalla Sezione volanti della questura.

Sulla salma dell’operaio folgorato il medico legale ieri pomeriggio ha effettuato l’esame esterno, subito dopo è stata liberata dal magistrato inquirente e restituita ai familiari. La salma rientrerà oggi nel Cilento. Ancora da decidere l’orario dei funerali. A Brindisi già nella notte subito dopo l’incidente mortale, è arrivata la moglie accompagnata da uno dei fratelli maresciallo dei carabinieri. Nel pomeriggio di ieri sono stati raggiunti da altri altri familiari sia da Ascea che da Roccagloriosa.

Alla famiglia Cavalieri arrivano le parole di cordoglio del sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo “Una tragedia immane – dice – siamo vicini alla moglie e ai figli”. “Adesso basta”, il grido di dolore delle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali che esprimono ai familiari della vittima le più sentite condoglianze e agli operai feriti un augurio di pronta guarigione. “Troppe vite spezzate nel nome del profitto, troppe le segnalazioni riguardanti i ritmi di lavoro eccessivi, in assenza delle più elementari norme di sicurezza. La magistratura farà il suo corso ed individuerà i responsabili di questa ennesima sciagura. Resta il fatto che è diventato ormai insopportabile il continuo stillicidio di morti registrate nel compiere il proprio dovere”.

Il Sindacato chiede a Rfi in particolare ed al Gruppo Fsi più in generale una inversione di tendenza immediata che ricomprenda tra le azioni la censura, ed in casi gravi come quello di questa notte l’allontanamento delle imprese che non rispettano le regole di sicurezza dell’esercizio ferroviario. Infine le Segreterie Nazionali ritengono indispensabile una convocazione del tavolo della sicurezza allo scopo di trovare soluzioni urgenti ed immediate.

“Ancora un incidente sul lavoro, ancora un lavoratore morto. Questa volta è toccata ad un 57enne Cilentano che è rimasto folgorato mentre lavorava a dei cavi elettrici per effettuare un opera di manutenzione nei pressi della stazione di Brindisi. Non conosciamo ancora le dinamiche dell’incidente, quindi non entriamo nel merito dell’accaduto. Ma è certamente un dato allarmante dover registrare l’ennesima morte su di un posto di lavoro. Ci auguriamo, cosa che chiediamo da tempo, che vengano intensificati i controlli per verificare che i lavoratori operino in totale sicurezza e che vengano migliorate le norme in materia di sicurezza. Inviamo alla famiglia del lavoratore deceduto le nostre più sentite condoglianze e un augurio di pronta guarigione agli altri due lavoratori rimasti feriti”. Questo il commento di Valerio Arenare di Sinlai.

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