VALLO DELLA LUCANIA. Suor Soledad ha ottenuto risarcimento danni per oltre 60mila euro per ingiusta detenzione. Lo ha deciso la Corte di Appello di Salerno. La religiosa, che è ritornata in Perù, era difesa dall’avvocato Vincenzo Cannavacciuolo. Era accusata di molestie sessuali su 40 bambini che frequentavano l’asilo Santa Teresa di Vallo della Lucania. Il processo penale si è chiuso con la sentenza di assoluzione emessa dalla Corte di Appello di Salerno contro cui il Procuratore generale non ha presentato ricorso in Cassazione.
Il Tribunale di Vallo della Lucania inizialmente aveva condannato suor Soledad, alla pena di anni 8 di reclusione, ed ad un anno e mesi 4 di reclusione le altre due suore accusate di favoreggiamento. Poi in appello la svolta con l’assoluzione degli accusati.
Suor Soledad, una giovine novizia, verso la quale erano state mosse le accuse, era stata sottoposta alla custodia cautelare in carcere per dieci giorni ed agli arresti domiciliari per quasi un anno. Nel periodo di detenzione le autorità procedenti ebbero a negarle anche il permesso di recarsi a Messa il giorno della domenica.
Intanto prosegue il processo civile dopo il ricorso presentato dagli avvocati Felice Lentini e Carlo Di Ruocco, legali delle famiglie dei bambini. Il 4 ottobre l’udienza.