Palinuro, le acque si ritirano dopo l’eruzione dello Stromboli: le testimonianze

"L'acqua arretrata di quasi otto metri". Dopo l'eruzione dello Stromboli Ortolani spiega il fenomeno

Di Fiorenza Di Palma

Notte tranquilla allo Stromboli dove ieri violente esplosioni, con espulsione di materiale incandescente, avevano provocato la morte di un escursionista 35enne di Milazzo. Il vulcano, continuamente monitorato, al momento fa registrare parametri nella normalità. Restano mobilitate le squadre della Protezione civile regionale e dei vigili del fuoco, oltre ai Canadair, per spegnere gli ultimi focolai provocati dai lapilli ‘sparati’ dalla bocca del vulcano.

L’attività dello Stromboli ha avuto conseguenze anche in Cilento. Intorno alle 17, presso la Baia del Buondormire, a Palinuro, l’acqua si è ritirata (leggi qui). Le barche che erano in mare si sono arenate, le persone che stavano facendo il bagno si sono trovate improvvisamente tra la sabbia.

“Non ci siamo subito resi conto di quello che stava accadendo – ha detto una bagnante – abbiamo notato che il mare ribolliva, poi un’onda di circa mezzo metro ha sollevato una barca posto nella baia e subito dopo il mare si è ritirato”. “L’acqua è tornata indietro di circa otto metri – dice un altro presente – qualcuno non ha compreso il fenomeno ed è rimasto lì ad osservare, qualcun altro è andato nel panico e si è allontanato”. La situazione è lentamente tornata alla normalità.

A spiegare il fenomeno Franco Ortolani, geologo e senatore del Movimento 5 Stelle. “Dopo l’esplosione delle 16,46 circa del 3 luglio si vede che il versante della Sciara del Fuoco è stato interessato da una grande frana. Nel Cilento, alla Spiaggia del Buondormire vicino all’Arco Naturale di Palinuro, i bagnanti e i barcaioli hanno notato un movimento anomalo del mare. Va verificato se fenomeno simile è stato riscontrato lungo la costa tirrenica come accadde vari anni fa in seguito ad una frana che interessò sempre la Sciara del Fuoco. Se fosse stato causato dalla frana il fenomeno del Buondormire dovrebbe essersi verificato tra le 17,15 e le 17,30. Dopo una forte esplosione va subito effettuato il rilevamento morfologico di Stromboli per verificare eventuali grandi fenomeni franosi. Naturalmente non si possono verificare immediatamente eventuali frane sottomarine né di può verificare se l’esplosione abbia innescato nuove instabilità sommerse che vanno accertate con adeguate ispezioni sottomarine”.

“Ricordiamo che non esiste una legge che tratti le problematiche della sicurezza ambientale in relazione agli tsunami come abbiamo evidenziato in una interrogazione al senato”, conclude Ortolani.

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