«Angelo Vassallo o De Luca e Alfieri». Questo in sintesi l’ultimatum dato al Pd nei giorni scorsi da Dario Vassallo, fratello del sindaco pescatore e presidente della Fondazione che porta il suo nome. La figura dell’amministratore di Pollica assassinato nove anni fa risulterebbe incompatibile ed opposta a quella dei due politici campani, di qui la richiesta di rimuovere il nome di Angelo dai circoli Dem (leggi qui).
Dopo questa richiesta c’è stato l’incontro con i vertici del partito. Al confronto con Dario Vassallo hanno partecipato Stefano Vaccari e Marco Miccoli. Un appuntamento cordiale nel corso del quale Dario Vassallo ha spiegato le sue ragioni mostrando perplessità sull’operato del Partito Democratico che non ha mai preso posizione su Vincenzo De Luca e Franco Alfieri, quest’ultimo indagato per voto di scambio politico mafioso, ma soprattutto ex assessore provinciale ai tempi della vicenda “strade fantasma” che il sindaco pescatore più volte denunciò senza ricevere però alcuna risposta.
Dal Pd hanno mostrato vicinanza alla famiglia Vassallo. «La battaglia per chiedere verità e giustizia per l’assassinio di Angelo Vassallo è stata ed è una battaglia di tutto il Pd», hanno detto Stefano Vaccari e Marco Miccoli. Nell’incontro svoltosi alla sede nazionale del Pd è stato ribadito il sostegno alle azioni messe in campo dalla Fondazione guidata da Dario Vassallo anche dopo la riapertura dell’inchiesta presso la Procura di Salerno. «Chiunque nel PD ostacoli questa battaglia non avrà cittadinanza nel nostro partito», hanno chiosato Vaccari e Miccoli.