I pericoli della spiaggia delle Saline, Ortolani (M5S): ecco come comportarsi

Spiaggia delle Saline: uno dei tratti di costa più apprezzati del Cilento, ma anche una spiaggia pericolosa in alcune condizioni meteo marine

Di Luisa Monaco

CENTOLA. E’ uno dei tratti di costa più apprezzati da cilentani e vacanzieri, ma anche una spiaggia dove in particolari condizioni meteo marine si corrono gravi pericoli. E’ la località Saline, a Palinuro, nel Comune di Centola. Con la stagione estiva ormai entrata nel vivo a segnalare le potenziali criticità di questa zona è il senatore del Movimento 5 Stelle, Franco Ortolani, che il Cilento lo conosce bene.

Spiaggia delle Saline, i drammatici precedenti

Il geologo richiama la tragedia dell’11 agosto 2013. Giuseppe Paladino, avvocato 45enne di Sala Consilina, morì nel tentativo di salvare tre persone in difficoltà. Anche negli anni precedenti e purtroppo anche in quelli successivi, si sono verificati tragici incidenti nella stessa località. L’estate scorsa a perdere la vita fu Pasquale Lettieri, 18enne di Rofrano.

Saline, il perché dei pericoli

“Tale ripetizione e ricorrenza di tragici eventi ci ha incuriosito per cui abbiamo iniziato spontaneamente a studiare cosa accade lungo costa durante le mareggiate che investono il litorale compreso tra Capo Palinuro e le Saline”, spiega il senatore Franco Ortolani. “L’evento del giorno 11 ci ha offerto una ulteriore verifica ambientale. Quel giorno spirava un vento da maestrale con velocità massima di circa 12 metri al secondo; conseguentemente il moto ondoso investiva la spiaggia delle Saline obliquamente innescando una corrente sotto costa diretta vero il Porto di Palinuro.

“Tra l’abitato di Palinuro e Capo Palinuro la morfologia costiera è a concava aperta verso nord ovest – prosegue il senatore pentastellato – Tale morfologia determina un incremento del livello marino nella baia con conseguente deflusso di ritorno verso nord ovest (verso le Saline) e verso sud ovest (verso il Capo Palinuro). In base agli studi finora eseguiti si individua, proprio nella zona delle Saline, l’incontro del flusso corrente sotto costa e di quello del deflusso di ritorno con conseguente innesco di una corrente obliqua, perpendicolare alla costa.

Questi primi dati evidenziano la ripetitiva situazione che si instaura lungo costa con vento e mareggiata da maestrale. Ogni volta che si verifica questa situazione meteo-marina è da prevedere che si inneschino le correnti oblique che dalla spiaggia defluiscono rapidamente verso il largo. “Gli elementi finora emersi consentono di prevedere il fenomeno e di organizzare una adeguata difesa per tutelare i bagnanti”, evidenzia Ortolani che immagina la soluzione: “Pensiamo ad un innovativo sistema di protezione civile con giovani addestrati e attrezzati con il necessario armamentario di salvagente, funi ecc. che possano presidiare i pochi chilometri della spiaggia delle Saline quando sono previste le mareggiate di maestrale.

Come comportarsi in caso di pericolo?

Ma come comportarsi qualora ci si trovi in situazioni del genere?

“Prima di tutto quando c’è una mareggiata ci si bagna sotto riva…sulla spiaggia quando arrivano i cavalloni…e basta!”, spiega il geologo napoletano.

“Se qualche sciagurato si butta e si allontana dalla spiaggia deve sapere che con il mare agitato si attivano correnti molto forti che possono scorrere parallelamente alla costa oppure perpendicolarmente ad essa – prosegue – Questi sciagurati devono essere buoni nuotatori e in buone condizioni psico-fisiche per dominare le sensazioni di paura e panico che possono insorgere qualora si sentano trascinati da queste correnti. Nuotare contro corrente richiede grande prestanza fisica e allenamento; altrimenti chi lo fa si stanca presto e può cominciare a ingerire acqua salata con le sconvolgenti conseguenze che si determinano nel fisico. Quando vi è una corrente parallela alla costa, per tornare a riva si deve nuotare quando sopraggiunge l’onda, come si fa con il surf. Poi ci si ferma e si attende la prossima onda. Così poco alla volta ci si avvicina alla riva senza stancarsi. Altra soluzione è nuotare solo quando si è spinti dall’onda sopraggiungente e dirigersi obliquamente verso riva nuotando sotto corrente.
Se qualche sciagurato capita nella zona in cui le correnti scorrono da riva verso il largo, oltre a raccomandarsi al santo protettore personale, si può nuotare obliquamente sotto corrente lasciandosi trasportare dalla corrente obliqua stessa. In tal modo si esce dalla fascia lungo la quale scorre la corrente obliqua dalla spiaggia verso il largo. E’ evidente che occorre sempre un grande controllo e che bisogna essere in grado di nuotare vigorosamente”.

“Le condizioni del mare costiero durante una mareggiata diventano insidiose a causa dei veloci spostamenti di acqua indotti dal moro ondoso e in relazione alla morfologia costiera. Difficilmente un bagnante conosce a fondo il comportamento locale del mare durante una mareggiata. Occorre sempre molto buonsenso e occorre avere una sana e motivata paura del mare agitato: inutile rischiare!”

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