Controlli della Guardia Costiera tra Agropoli e Castellabate: raffica di sanzioni

Controlli lungo la costa. Verifiche nei lidi e sui diportisti

Di Redazione Infocilento

L’ultimo weekend di giugno si è concluso con un bilancio in attivo per quanto riguarda le sanzioni amministrative. Le infrazioni maggiormente contestate hanno riguardato l’inosservanza del divieto di ancoraggio nella zona B e C dell’Area Marina Protetta denominata “Santa Maria di Castellabate” – avuto particolare riguardo alla Baia di Ogliastro (limite Sud dell’A.M.P.) – nonché diverse violazioni alle norme poste a presidio della salvaguardia della vita umana in mare contenute nell’Ordinanza di Sicurezza Balneare n. 14/2019.

Per quanto concerne il mancato rispetto dei vincoli esistenti nell’Area Marina Protetta, si rammenta che, ai sensi del Regolamento e dell’attuale Disciplinare integrativo, nella Zona B (a riserva generale ) e nella Zona C (a riserva parziale) vige un generale divieto di ancoraggio per natanti ed imbarcazioni da diporto (alle navi da diporto è interdetta la navigazione tout court).

Le zone in cui, invece, è possibile ancorare liberamente sono quelle appositamente individuate dall’Ente gestore e riguardano: Baia Savuco, Zona Lago, Pozzillo, Vallone Alto, Porto Licosa, Punta Licosa e Punta della Scala. In relazione ai divieti imposti dall’Ordinanza di Sicurezza Balneare in vigore nel Circondario marittimo di Agropoli, il dato più significativo ha riguardato la mancanza del servizio di assistenza bagnanti in alcuni stabilimenti balneari.

I titolari delle strutture ricettizie sono stati prontamente verbalizzati dai militati della Guardia Costiera e diffidati a dotarsi immediatamente di un idoneo servizio di salvataggio, pena la sospensione temporanea dell’attività commerciale.

“Si invitano gli avventori delle spiagge a segnalare ogni situazione di potenziale pericolo per la sicurezza dei bagnanti alla locale Guardia Costiera. Si rammenta che per le emergenze in mare è attivo, 24 ore su 24, per tutto l’anno, il numero Blu gratuito della Guardia Costiera 1530. c.s.”, fanno sapere dalla Guardia Costiera.

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