Ascea: si uccise dopo una lite, padre e fratello a processo

La tragedia nel 2015, Jessica Sacco aveva solo 22 anni

Di Redazione Infocilento

Vanno a processo Luigi e Stefano Sacco, padre e fratello di Jessica Sacco, la 22enne di Ascea che si tolse la vita gettandosi dal balcone della sua casa della frazione Marina. I due, difesi dall’avvocato Antonello Natale, sono accusati di maltrattamenti in famiglia aggravati dalla morte della giovane.

Il caso è finito davanti la Corte d’Assise di Salerno; ieri l’avvio del procedimento. Il tragico evento nel marzo 2015: la procura di Vallo della Lucania aprì subito un’inchiesta, sollecitata anche dalla stessa famiglia per verificare eventuali ferite sul corpo della giovane oltre a quelle prodotte dall’impatto con il suolo. Ma ad essere finiti sotto inchiesta sono stati il padre e il fratello di Jessica Sacco, con i quali la giovane gestiva i due bar di famiglia.

All’udienza di ieri, con l’apertura del processo, sono stati ascoltati i primi testimoni: due esponenti delle forze dell’ordine e tre amiche della giovane suicida.

L’estremo gesto della 22enne sarebbe avvenuto mentre il padre e il fidanzato litigavano. Si ipotizza che la famiglia di Jessica fosse contraria alla relazione. Quella sera l’epilogo e il tragico episodio.

I familiari negano ogni responsabilità nella delicata vicenda. Sarebbe stato escluso ogni maltrattamento così come altri comportamenti che possano aver influito sulla decisione della giovane di farla finita. Le prime testimonianze, sembrerebbero confermare questa tesi.

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