In ogni tempo ad Acquavella, piccolo borgo collinare del Comune di Casal Velino, il legame con la tradizione, con la storia e con la religiosità si è sempre vivamente riflettuto in un forte sentimento dei luoghi.
Quella voglia di appartenenza che genera aggregazione, ricordi e venerazione è percepibile, in questi giorni più che mai, tra la comunità acquavellese che è pronta a celebrare la sua “Festa Grande” in onore di Maria Santissima delle Grazie.
La leggenda legata alla Statua della Madonna, trovata sulla spiaggia dell’antico approdo di San Matteo ad duo flumina, ha origini lontane. A ripercorrere questa suggestiva storia c’ha pensato Ester Papa, autrice del docu-film dalla “sceneggiatura corroborata da ricerche storiche, etnografiche e linguistiche, che racconta gli eventi straordinari e le numerose grazie elargite al popolo acquavellese da Maria Santissima, raffigurata nell’icona miracolosa dal volto olivastro che impressiona per il suo aspetto umano”.
Accanto agli attori del gruppo teatrale “Nosside”, tante le comparse che hanno preso parte al progetto. Un grande lavoro di squadra che ha coinvolto tutta la comunità. Grandi e piccini, giovani ed anziani, tutti hanno contribuito alla realizzazione del film in nome e in onore della Mamma Celeste.
Anche “l’attuale Parrocco della Parrocchia di San Michele Arcangelo, Padre Virgilio Furfaro ed il suo predecessore Don Gerardo Bonora che hanno interpretato rispettivamente il Sacerdote Don Giuseppe de Marco e il Canonico Don Ottavio Severini, protagonisti di alcuni dei momenti più intensi ed emozionanti della storia raccontata”.
Questo bellissimo lavoro, diretto da Elio Cammarota e prodotto dalla studio Skylab, con la musica di Lino Cannavacciuolo, il violinista e compositore simbolo della scena napoletana, sarà proiettato, proprio in occasione dei festeggiamenti quinquennali del 02 luglio, sabato 29 giugno alle ore 21:30 presso Palazzo Severini – Piazzale Eugenio Severini.
Il film documentario, dal sapore della tradizione popolare, si propone di divenire un affascinante patrimonio culturale da custodire nella memoria della popolazione non solo acquavellese, ma del Cilento tutto. Un viaggio nel passato che si inerpica lungo i sentieri della memoria e della devozione.