CAMEROTA. Era il febbraio scorso quando in Piazza Castello, a Camerota, furono rinvenuti importanti reperti storici (leggi qui). Ossa umane, ma soprattutto antiche strutture risalenti al ‘500. La scoperta determinò lo stop dei lavori in attesa che le autorità facessero i controlli necessari nell’area.
Ora le opere sono riprese ma i ritrovamenti saranno salvaguardati. E’ quanto emerso a margine di un sopralluogo congiunto tra tecnici comunali, archeologo ed impresa. Si procederà alla copertura con TNT e ghiaia delle aree precedentemente scavate, compresi gli ossari e i resti di muratura rinvenuti, ad esclusione dell’area del “palmento”, che successivamente sarà ricoperto da una teca per la musealizzazione permanente; di procedere con il reinterro parziale delle murature esistenti nell’area antistante il castello, per preservare e tutelare i rinvenimenti, indipendentemente dalla soluzione progettuale finale da determinarsi con la perizia di variante. Tutti gli interventi avranno il carattere della reversibilità.
Il vicesindaco di Camerota, Francesco Calicchio, ha voluto fare chiarezza sulla vicenda: “Come ripetuto più volte nel corso degli ultimi mesi nei tavoli tecnici organizzati sul tema, sono fermamente convinto della necessità di valorizzare quanto ritrovato (ed in particolare l’area palmento, la cisterna sottoposta al piano stradale e la struttura di epoca medioevale antistante il castello) nel rispetto della nostra storia e delle radici del popolo camerotano, consentendo invece la prosecuzione dei lavori sulla restante parte della piazza”, spiega.
In sintesi, la storia di Camerota va reinterrata. “Una storia importante – evidenzia Calicchio – basti pensare al ritrovamento della moneta di epoca anteriore al 1552, preesistente quindi alla presa di Camerota da parte dei Turchi, dei frammenti di ceramica risalenti al XII/XIII secolo e di un frammento di ceramica graffita molto costosa del XIV secolo. La stessa posizione è stata assunta dal resto dell’amministrazione in un incontro organizzato con le associazioni locali, che avevano chiesto di essere interpellate sull’argomento.
Il solo pensare di fare qualcosa di diverso sarebbe per me sconcertante ed inaccettabile”.
“Serviranno risorse – ammette Calicchio – non si può valorizzare il nostro patrimonio se non si investe”, ma poi aggiunge: “Valorizzare la nostra storia significa creare opportunità di crescita, a differenza di quanto pensa chi blatera per mestiere, senza però saper guardare aldilà del proprio naso”.
Il vicesindaco di Camerota, infine, ha annunciato che verrà predisposta tra il castello e il cineteatro, un’area parcheggio per soddisfare le esigenze dei residenti in zona, delle attività commerciali e dei turisti durante il periodo estivo.