Villammare, lavori a Torre Pertosa: “nessun danno alle rondini”

La replica della ditta dopo la denuncia degli animalisti

Di Redazione Infocilento

Lavori alla Torre Pertosa di Villammare, la ditta esecutrice replica agli animalisti che parlavano di rondini cacciate via dai loro nidi (leggi qui).

“Dai proprietari della antica Torre Petrosa è stata appaltata alla ditta la messa in sicurezza delle caditoie sui tre lati che sovrastano aree pedonali e carrabili, mediante la rimozione delle pietre pericolanti, della vegetazione spontanea (che con le sue radici favorisce la disgregazione delle murature) e la posa in opera di specifiche reti anti-colombi,  finalizzate a prevenire l’ingresso dei colombi e non il loro allontanamento, così da non aggravare la disgregazione incontrollata delle pareti interne delle caditoie, che già in passato ha determinato il distacco e la caduta di elementi in pietra sulle sottostanti aree pedonali e carrabili. Dette reti sono di tipologia e collocazione tali da non alterare minimamente l’aspetto estetico dei prospetti”, si precisa.

Poi si precisa: “Nelle caditoie dove sono stati rinvenuti nidi di volatili, non sono state installate le reti. Pertanto, del tutto fantasiosa, mistificatoria e calunniosa è la denuncia degli Animalisti Italiani Salerno (per voce delle responsabili Manuela Zambrano e Monica Galiero) presentata ai Carabinieri Forestali, secondo cui i lavori in corso avrebbero assunto la finalità di eliminare il problema delle rondini ed impedire agli uccelli di raggiungere i loro nidi, sfamare i propri piccoli, covare le uova e riposarsi, rimanendo persino avvinghiate alle reti”.

“L’assenza di qualsiasi danno ambientale e del pieno rispetto della normativa vigente da parte della ditta appaltatrice è stata riscontrata nel corso del doppio sopralluogo ispettivo effettuato dai Carabinieri Forestali – fanno sapere dalla ditta – unitamente al Comandante della Polizia Locale di Vibonati ed al capo dell’UTC, i quali, per aver consentito la prosecuzione dei lavori, sono diventati a loro volta bersaglio degli insoddisfatti Animalisti”.

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