Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha consegnato la maglia rosa della sicurezza a Domenico Nese che è arrivato in bici al Maschio Angioino in occasione del convegno ‘Nun se po’ murì accussi’, incontro dedicato ai temi della sicurezza suo luoghi di lavoro.
L’appuntamento è stato promosso da Assoprevenzione insieme al Gruppo Napoli popolare, all’HSE Symposium, con la collaborazione del Comune di Napoli. Nese, nel mese di maggio, ha compiuto un singolare Giro d’Italia in mille chilometri “uno per ogni morto sul lavoro in Italia nel 2018”. Il ciclista, che nella vita è il vice sindaco di Ogliastro Cilento, nel Salernitano, ha ricevuto dalle mani la maglia rosa della sicurezza “per il suo prezioso impegno”. Nese ha portato la sua “appassionata e significativa” che si è unita a quella di Matteo Modici, presidente e capitano della Nazionale italiana Safetyplayers che, attraverso lo sport, unisce nell’opera di sensibilizzazione un nutrito team di professionisti del settore.
“Per questo incontro abbiamo voluto coinvolgere personalità singolari – spiega Vincenzo Fuccillo, presidente di Assoprevenzione – accogliendo in un contesto istituzionale, come il Maschio Angioino, voci e testimonianze inusuali attraverso le quali avviamo ulteriori forme di approccio al problema”. Al tavolo anche Domenico Palmieri, capogruppo in Consiglio comunale di Napoli popolare, che ha sottolineato l’importanza di una più ampia e partecipata cultura del “fare prevenzione” in Italia e Luigi d’Oriano di Ebilav, tra gli organizzatori dell’HSE Symposium, che nel prossimo mese di ottobre farà il punto riunendo in assemblea istituzioni, atenei, imprese e membri della società civile impegnati su questo fronte. “Ogni giorno in Italia ci sono tre morti sul lavoro – ha concluso il sindaco de Magistris – che venhono definite morti bianche utilizzando un termine che trovo inaccettabile. Per chi muore sul posto di lavoro raramente si può parlare di fatalità perché – ha affermato – il più delle volte si tratta di omicidi colposi, talvolta preterintenzionali, e per questi ci sono delle responsabilità da accertare e punire”.
Il sindaco ha sottolineato la necessità “di innalzare di molto il livello e la cultura della sicurezza perché altrimenti diventa tutto precario. Dobbiamo lavorare insieme per rispettare e far rispettare il principio fondamentale della nostra Costituzione, che nel suo Articolo 1 sancisce che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.