VIBONATI. “Da qualche giorno una squadra di operai appesi a funi si adopera per chiudere i canali della Torre Petrosa di Villammare, attorno alla quale da secoli volteggiano rondini da marzo a settembre. Ebbene, gli attuali comodatari della torre, quest’anno hanno deciso di eliminare il problema delle rondini e incaricare alcuni operai di chiudere con reti tutti i fori all’interno dei quali le rondini entrano e raggiungono i loro nidi, per poter sfamare i propri piccoli, covare le uova e riposarsi”.
A denunciare il caso Monica Galiero – Responsabile Animalisti Italiani Salerno.
“Il risultato è che, nel pomeriggio, nei fori già protetti da reti (alcuni sono ancora liberi, fino a domani probabilmente, fino a che il lavoro non sarà concluso) le rondini in volo hanno cercato di entrare nei cunicoli andando a sbattere nelle reti e questa dinamica si è ripetuta infinite volte. Questa notte si sentono gli sbatter d’ali delle rondini che, avvinghiate alle reti, cercano ancora una strada per raggiungere i propri nidi”, spiegano gli animalisti.
Animalisti Italiani, nella persona della sua volontaria Manuela Zambrano, ha contattato il Corpo Forestale dello Stato per la dovuta segnalazione. Due Carabinieri ed il Comandante della Polizia Municipale di Vibonati si sono recati sul posto. Il risultato? La denunciante è stata identificata ma le reti non sono state rimosse, “seppur realizzate in violazione delle leggi dello Stato e della Direttiva Uccelli, che vieta non solo la distruzione dei nidi ma anche di disturbare deliberatamente gli uccelli, in particolare durante il periodo della riproduzione”.
Animalisti Italiani chiede innanzitutto al Sindaco del Comune di Vibonati di intervenire con urgenza, in quanto proprietario dell’immobile e massima autorità sul territorio comunale, per impedire il maltrattamento degli animali e imporre il rispetto della legge.
Intanto, l’Associazione si è attivata per presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Lagonegro, e per conoscenza tra l’altro alla Soprintendenza di Salerno, nei riguardi del comodatario del bene, della ditta che sta eseguendo i lavori, delle forze dell’ Ordine e degli Agenti di Polizia Municipale che – informati ed intervenuti sul posto – hanno consentito che lo “sfratto” ed il “sequestro” di uova e piccoli continuasse a compiersi.
“Quando abbiamo visto la Torre imbragata, circondata da funi, abbiamo pensato che si volesse togliere finalmente l’antenna parabolica che deturpa l’immagine paesaggistica storica della Torre, perché dandola in uso a privati non ci si è neanche premurati di fare in modo che il decoro estetico – storico venisse salvaguardato”, dice Manuela Zambrano.
“Questi uccelli abitano le mura della Torre da molti secoli, ben prima che i nuovi barbari la occupassero. C’ è da sperare che le rondini avranno lì ancora i loro nidi quando di questi amministratori comunali ed signori delle antenne sarà persa ogni memoria”, conclude.